Carissimi,
approfitto della vostra ospitalità per inviare alla mia nuova diocesi gli auguri di buon Natale. Che sia buono perché visitato dalla Misericordia di Dio, che il Signore entri veramente nelle vostre case come il Dio misericordioso, il Dio che si prende cura di ciascuno di noi, delle nostre sofferenze.

Si prende cura anche delle nostre gioie, delle cose belle che ci sono nella nostra vita perché queste le confermi ancora più preziose per noi. La speranza non venga mai meno nei nostri giorni e la strada non può che essere la sua presenza, la sua venuta accanto a noi. Questo il mio augurio che rivolgo a voi tutti, alle persone che abitano nella nostra diocesi e desidero che arrivi proprio come un augurio di consolazione e di speranza, in attesa di incontrarci il 10 gennaio prossimo.

Inizierò quel giorno il mio ministero di vescovo, diventerò pastore di questa chiesa, cittadino di questa città con il desiderio di servire la vita delle persone, nel nome del Signore, il Pastore buono. Dovrò imparare a fare il vescovo, il vescovo di Senigallia e per questo vi chiedo la vostra vicinanza.

Papa Francesco ha detto che il vescovo è sorretto ed è portato dalla sua gente: confido molto di essere aiutato e portato da voi per saper cogliere le istanze e i desideri, condividere i progetti di vita di tutte le persone, in modo particolare di chi fa fatica e di chi ha i conti in rosso con la vita. Questo il mio augurio di Natale ed il mio arrivederci al 10 gennaio.