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Senigallia, il sindaco interviene sulla crisi dell’azienda Ciare

Mangialardi: "Auspichiamo la tutela dei posti di lavoro"

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Ciare

Conoscevo le difficoltà attraversate dall’azienda, ma la rapidità con cui è precipitata la sua crisi mi lascia sconcertato“. Così il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, commenta la notizia della cessazione dell’attività della storica azienda senigalliese Ciare con la conseguente messa in mobilità del personale.

Al di là dei rischi relativi alla dolorosa perdita di un pezzo della nostra storia industriale, in primo luogo – continua il primo cittadino senigalliese – mi amareggiano le ombre che si addensano sul futuro dei 35 dipendenti e delle loro famiglie, a cui, proprio alla vigilia delle feste natalizie, sono state consegnate le lettere di licenziamento“.
Dipendenti che, secondo quanto sostenuto dalla Rsu-Fiom Cgil, perdono così lo stipendio di ottobre, le ferie ed i permessi accumulati, la tredicesima mensilità, nonché il TFR, che verrà però corrisposto dagli enti di previdenza ma in tempi molto più lunghi.

A loro va la totale e incondizionata solidarietà di tutta l’Amministrazione comunale, ma soprattutto la mia disponibilità a svolgere un ruolo di mediazione sia con gli enti sovraordinati, Regione e Provincia, sia con la nuova proprietà che ha acquisito il marchio, al fine di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali – assicura il sindaco Mangialardi che conclude sulla vicenda con una promessa: “in questo momento, infatti, diventa prioritaria la tutela dei posti di lavori e faremo tutto il possibile affinché non siano i lavoratori a pagare i costi sociali della crisi aziendale“.

Commenti
Ci sono 3 commenti
un povero tra i poveri (di politica) 2015-12-20 13:40:50
"HA HA HA" Meglio che non si intrometta altrimenti quei poveri dipendenti sai che fine faranno. "La rapidità con cui è precipitata la sua crisi mi lascia sconcertato" Questa affermazione è assurda, poteva solo dirla una persona fuori dal Comune (in tutti i sensi), sono mesi che si sapeva il tutto e come si sarebbero concluse le cose anche che il marchio "CIARE" era stato già venduto. Il tutto è stato pilotato e studiato a tavolino e adesso questo si mette di mezzo per cosa per mediare con l'acquirente che già si sa chi sia. L'acquirente stà facendo le sue mosse per assumere chi vuole dei 35 dipendenti e avere maggiori sgravi fiscali e al sindaco manco lo pensa. "HA HA HA" Forse si vuole prendere meriti, anche in questa vicenda, senza far nulla dicendo che lui ha mediato per salvare almeno qualche posto di lavoro. O non conosce le vicendi gravi del suo territorio o è un (...omissis...) su disgrazie altrui. E' già tutto fatto stanne fuori e non incasinare anche queste cose. "HA HA HA" Che figura anche questa volta.
arcimboldo 2015-12-21 06:42:11
Epilogo per una crisi annunciata già da molti anni.
octagon 2015-12-22 01:38:29
“Conoscevo le difficoltà attraversate dall’azienda, ma la rapidità con cui è precipitata la sua crisi mi lascia sconcertato“. hahahaha è davvero sconcertante...lo so io cosa, meglio che non intervenga và là.... facciamo da soli!!!
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