Senigallia, il sindaco interviene sulla crisi dell’azienda Ciare
Mangialardi: "Auspichiamo la tutela dei posti di lavoro"
“Conoscevo le difficoltà attraversate dall’azienda, ma la rapidità con cui è precipitata la sua crisi mi lascia sconcertato“. Così il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, commenta la notizia della cessazione dell’attività della storica azienda senigalliese Ciare con la conseguente messa in mobilità del personale.
“Al di là dei rischi relativi alla dolorosa perdita di un pezzo della nostra storia industriale, in primo luogo – continua il primo cittadino senigalliese – mi amareggiano le ombre che si addensano sul futuro dei 35 dipendenti e delle loro famiglie, a cui, proprio alla vigilia delle feste natalizie, sono state consegnate le lettere di licenziamento“.
Dipendenti che, secondo quanto sostenuto dalla Rsu-Fiom Cgil, perdono così lo stipendio di ottobre, le ferie ed i permessi accumulati, la tredicesima mensilità, nonché il TFR, che verrà però corrisposto dagli enti di previdenza ma in tempi molto più lunghi.
“A loro va la totale e incondizionata solidarietà di tutta l’Amministrazione comunale, ma soprattutto la mia disponibilità a svolgere un ruolo di mediazione sia con gli enti sovraordinati, Regione e Provincia, sia con la nuova proprietà che ha acquisito il marchio, al fine di salvaguardare gli attuali livelli occupazionali – assicura il sindaco Mangialardi che conclude sulla vicenda con una promessa: “in questo momento, infatti, diventa prioritaria la tutela dei posti di lavori e faremo tutto il possibile affinché non siano i lavoratori a pagare i costi sociali della crisi aziendale“.
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