Minacciata dopo il rifiuto di dare una foto di lei nuda: condannato un senigalliese
Ex infermiere punito in Cassazione per un episodio del 2009
Dalla tentata estorsione alla condanna per pedopornografia per poi scivolare, lentamente, verso una sentenza per tentata minaccia. E’ queto l’esito di un processo che ha visto indagato un ex infermiere di Senigallia per aver minacciato una giovane ragazza rifiutatasi di dargli una foto di lei nuda.
Tutto ha avuto inizio nel 2009 quando lui, in servizio presso una struttura ospedaliera di Ancona, e lei, minorenne siciliana, si sono “approcciati” su un sito di incontri amorosi. Dopo alcuni scambi di messaggi, poche ore in totale, si è passati all’invio di foto sexy in lingerie.
L’uomo, non sapendo che lei fosse minorenne, le ha chiesto una foto “senza veli” e al suo diniego, ha insistito e l’ha minacciata di creare un fotomontaggio di una donna nuda con il suo viso per poi pubblicarla in rete.
A quelo punto la ragazzina ha confessato ai genitori che hanno denunciato l’uomo, ora in pensione.
Mentre in primo grado era stato condannato per tentata estorsione a oltre 3 anni di reclusione, la Corte d’appello l’aveva invece accusato e condannato per pedopornografia: dopo il ricorso alla Corte di Cassazione, l’uomo – assistito dall’av. Corrado Canafoglia – è stato punito con una condanna a due mesi. La richiesta è stata considerata più che prevedibile dato che l’incontro era avvenuto su un sito dedicato a tali scopi, per cui la sentenza è stata di condanna per la tentata minaccia.
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