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Banca Marche, due emendamenti per dare speranza ai risparmiatori

Sono stati presentati dalla deputata di Possibile Beatrice Brignone

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La filiale di Banca Marche ad Ancona, in via Marsala

Sulla gestione delle crisi bancaria, che coinvolge quattro Istituti di credito, tra cui Banca Marche, ho depositato questa mattina (venerdì 4 dicembre, NDR), presso la Commissione Bilancio della Camera, due sub emendamenti affinché sia dato un minimo di speranza agli azionisti e agli obbligazionisti di Banca Marche che si sono visti azzerare i risparmi di una vita dalla creazione di Nuova Banca Marche”.

Così informa la deputata senigalliese Beatrice Brignone di Possibile i cui emendamenti, se approvati, garantirebbero alle persone fisiche detentrici di obbligazioni, fino a un massimo di 100.000 euro, i rimborsi per le perdite conseguenti alle procedure di risoluzione, attraverso l’assegnazione di titoli di Stato.

Tra i provvedimenti suggeriti dalla deputata di Senigallia vi è anche quello per cui la partecipazione azionaria nella banca soggetta a procedura di risoluzione (residualbank), per la componente ridotta o azzerata, debba trasformarsi pro-quota in una partecipazione nel patrimonio della banca cui sono stati ceduti le passività (bad bank), ciò affinché il risparmiatore abbia titolo, nel tempo, a beneficiare delle eventuali plusvalenze che si dovessero determinare al termine delle procedure di risoluzione dei crediti a quest’ultima ceduti.

Prosegue l’on. Beatrice Brignone prevedendo anche che, a tutela dei sottoscrittori dei titoli di debito di classe 2, siano estese le tutele dei sottoscrittori dei titoli di debito di classe 1 della banca in risoluzione, titolari di quote non superiori a 100.000 euro al momento della sottoscrizione iniziale. “La mia richiesta è che il Governo metta in atto misure in grado di ridurre gli effetti negativi del processo di risoluzione dei risparmiatori coinvolti. Sono storie dolorose, che ho letto personalmente una per una, e il dramma che stanno vivendo tante famiglie è straziante. Impossibile dimenticarle e impossibile stare in silenzio con le mani in mano”.

La banca del territorio, considerata la banca più vicina ai cittadini, dovrebbe essere una banca di cui potersi fidare. E migliaia sono le persone che si sono ‘fidate’ versandovi i propri risparmi. Ora attendiamo di sapere la valutazione dei sub-emendamenti presentati in Commissione che già da domenica (6 dicembre, NDR) sarà al lavoro. Auspico davvero per il bene del nostro territorio già provato dalla crisi economica e per le famiglie, imprese e fondazioni coinvolte nel dissesto finanziario di Banca Marche, uno spiraglio di speranza dopo l’azzeramento del valore delle azioni e delle obbligazioni” conclude la deputata di Possibile Beatrice Brignone.

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