Corteo ad Ancona contro trivellazioni in mare Adriatico e contro ambiguità di chi governa
Il 28 novembre anche da Senigallia associazioni ambientaliste, comitati, movimenti, circoli e centri sociali in difesa del territorio
Anche il comitato cittadino Trivelle Zero Senigallia aderisce alla manifestazione del 28 novembre ad Ancona. Una manifestazione nata grazie alla sinergia di varie realtà associative, partitiche e non solo che vedrà sfilare in un corteo pacifico tutte le varie anime che si contrappongono al progetto delle trivellazioni nel mare Adriatico e nella regione Marche.
Al centro non vi è solo una questione di politica energetica, quanto piuttosto l’esigenza della tutela ambientale e della sicurezza del territorio che vede coinvolti fortemente sia la costa adriatica che l’entroterra (Monte Porzio e Recanati solo per fare due esempi).
Tutta la regione dunque, nessuno escluso, è coinvolta nel progetto che mira a “sondare” i territori alla ricerca di idrocarburi, qualsiasi essi siano. Come prima forma di contrarietà, oltre alle varie assemblee svoltesi nelle Marche e anche assieme al Comitato No Ombrina in Abruzzo, vi è stata la proposta di vari emendamenti che però sono stati bypassati grazie alla fiducia che il governo ha chiesto e ottenuto. Quindi la prossima mossa è quella della sensibilizzazione sia dei cittadini, anche se la maggior parte già si è espressa o attivata in tal senso, che dei rappresentanti politici.
Perché “certamente la questione riguarda la difesa del territorio – fanno sapere Nicola Mancini e Riccardo Pizzi del comitato senigalliese di Trivelle Zero – la tutela ambientale e anche della nostra economia che vive di pesca, di turismo, di enogastronomia con tutto il suo indotto per Senigallia e per tutte le realtà regionali. Ma la questione è anche di democrazia: con il decreto Sblocca Italia infatti, i territori sono stati esautorati di ogni voce in capitolo, superando coi fatti, qualsiasi scelta gli enti locali e le popolazioni coinvolte abbiano preso”.
“Ecco perché – continuano – ci aspettiamo una massiccia partecipazione a questo che è il primo grande appuntamento per le Marche: perché sono questioni che riguardano tutti i cittadini al di là delle ideologie, delle appartenenze politiche o dell’estrazione sociale”.
Quello di sabato 28 novembre ad Ancona dunque sarà un appuntamento che vedrà partecipare tante associazioni ambientaliste, comitati, movimenti, circoli e centri sociali, radunati sotto l’unica bandiera di Trivelle Zero. “Faremo un passo indietro ciascuno, ovvero non porteremo i nostri simboli, per far sì che avanzi il movimento intero, che cresca e che si rafforzi nella rete di difesa del territorio”.
L’appello alla partecipazione segue però l’attacco alle istituzioni: “Mentre la Regione e Ceriscioli hanno un atteggiamento ambiguo su cosa permettere (ricerca ed estrazione di metano) e cosa vietare (petrolio), gli enti locali non hanno fatto alcun atto amministrativo concreto per vietare l’abuso del territorio. Sono infatti stati sentiti dalla Regione i pareri del Comune di Ancona, Senigallia, Falconara a nessuno si è espresso in maniera contraria. Ora serve far sentire la nostra voce“.
Per partecipare alla manifestazione, l’appuntamento è per le 13:50 alla stazione ferroviaria di Senigallia, mentre alle 14:10 partirà il treno (costo 5 € tra andata e ritorno). Ad Ancona il ritrovo sarà la fiera della pesca alle ore 15.
Per info:
inventati.org/trivellezeromarche/
trivellezeromarche@gmail.com
pagina facebook Trivelle Zero Marche
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