Una mozione per la riorganizzazione dell’Interruzione Volontaria della Gravidanza
La Città Futura Senigallia: "Chiediamo al sindaco di intervenire presso la regione Marche"
Nel prossimo Consiglio Comunale, mercoledì 25 novembre, Nausicaa Fileri de La Città Futura presenterà la mozione: “Riorganizzazione del servizio IVG (Interruzione Volontaria della Gravidanza) in Area Vasta”.
La legge 194 del 1978 che regolamenta il ricorso alla interruzione volontaria di gravidanza (Ivg) ha consentito di dimezzare l’abortività volontaria, di ridurne ad un quarto la ripetizione e praticamente di azzerare le complicanze. Eppure è sotto attacco anche da parte di componenti dell’attuale governo nazionale.
Il grave e irrisolto problema della obiezione di coscienza rende complicato il percorso delle donne in questa già difficile scelta.
E nelle Marche la percentuale degli obiettori è anche più alta della media italiana. La possibilità della Ivg farmacologica (medica), otre che essere meno aggressiva nei confronti delle donne, consentirebbe di coinvolgere anche i ginecologi consultoriali, dove più bassa è l’obiezione di coscienza. Ma le linee guida nazionali, assurdamente ideologiche, impongono per questo metodo un ricovero di tre giorni, mentre è da sempre previsto un day-hospital per il metodo chirurgico. Evviva l’appropriatezza sbandierata dal ministro!
Regioni come il Piemonte, l’Emilia-Romagna, la Toscana, l’Umbria e di recente il Lazio, hanno scelto linee guida regionali autonome, più corrette e rispettose delle donne.
Chiediamo al sindaco di intervenire presso la regione Marche affinché anche la nostra regione segua l’esempio di regioni da sempre più sensibili ai diritti dei cittadini.
In allegato il testo della mozione.
La Città Futura Senigallia
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