“Stupefacente”: Gino Sampaolesi e Giorgio Mercuri in mostra a Senigallia
Enzo Carli: "Erratico e sintetico Sampaolesi, oggettuale e ironico Mercuri". Esposizione visitabile fino a fine anno in via Pisacane
Una serata tra performance e cultura quella con la quale l’Assessore Campanile, accompagnato dal consigliere Santarelli, ha aperto la mostra di Gino Sampaolesi e Giorgio Mercuri: “Stupefacente”, all’Art Cafè di Susi e Attilio che si sta affermando come uno dei locali “liberi” aperto ormai da anni a importanti manifestazioni artistiche.
Dopo l’introduzione dell’Assessore Campanile ha preso la parola Enzo Carli che ha illustrato le opere in mostra per poi passare la parola ai Protagonisti. Una serata incentrata anche sul felice connubio arte/assaggi culinari della nostra filiera agroalimentare e da una particolare performance provocata dai due artisti che ha coinvolto il pubblico. Tra i presenti diversi esponenti della cultura senigalliese e marchigiana tra cui i pittori Bastari, Schiaroli e Giuliani, l’ex assessore alla cultura Schiavoni, l’editrice Valentina Conti, Mario Gambelli, il fotografo Simone Luchetti.
Enzo Carli ha scritto: “Il titolo di questa kermesse espositiva di Gino Sampaolesi e di Giorgio Mercuri già individua una molteplicità di significati, simboli e allegorie, che traspongono la visione in una varietà di universi traslati dove la consistenza culturale e strutturale delle immagini determina una complessa integrazione tra modelli stilistici e lessicali. L’ironia della rappresentazione lungi da qualsivoglia complessa fusione, accentua la dicotomia formale a favore di una successiva interpretazione degli stili e dell’esclusiva del proprio linguaggio.
Erratico e sincretico il volo sognante di Gino Sampaolesi, un movimentato affanno che ci conduce nella dimensione del viaggio controcorrente con il quale il protagonista tenta di riconciliarsi con la pittura fornendole esclusivi connotati e ulteriori identità per riappropriarsi dei procedimenti; Giorgio Mercuri, oggettuale e ironico, nella consistenza cromatica e con la modularità ritmica del tratto, riscatta l’esclusiva dell’oggetto.
Entrambi i Protagonisti nella loro consistente estetica offrono pretesti al proprio linguaggio che inevitabilmente si dovrà confrontare e conciliare con l’ordine esclusivo dalla raffigurazione e della conoscenza”.
La mostra resterà aperta fino al 31 dicembre.
Foto gentilmente concesse da Simone Luchetti
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