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Strage di Parigi: “Rimaniamo uniti, facendo appello a valori profondi di giustizia e libertà”

Il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi: "Vicinanza a Massimiliano e Laura, concittadini feriti gravemente nell'animo"

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Maurizio Mangialardi durante l'incontro con Franco Giannini

Voglio esprimere a nome dell’intera città di Senigallia tutto il dolore e lo sgomento per la terribile strage di Parigi eseguita da un gruppo di terroristi islamici. Una serie di azioni coordinate portate a termine con lucida ferocia e con un tale carico di inaudita violenza da qualificarle come veri e propri atti di guerra.

I tanti senigalliesi che hanno seguito durante la notte dai televisori l’escalation della violenza nella capitale francese hanno seguito la vicenda con un supplemento di angoscia derivante dal fatto che tra i feriti figuravano anche due senigalliesi, Laura e Massimiliano, presenti al Bataclan per assistere ad un concerto rock.

Per fortuna le loro ferite fisiche non sono particolarmente gravi mentre le ferite subite nell’animo in quei minuti di terrore con gli ostaggi a fianco a loro giustiziati dai terroristi rimarranno per sempre nei loro cuori.

A Massimiliano e Laura, le cui condizioni seguo costantemente attraverso i genitori, voglio che giunga tutto l’amore e la vicinanza della città di Senigallia. Anche in questi momenti così difficili dobbiamo tutti noi fare in modo che il dolore non si trasformi in rabbia cieca e lo sgomento in desiderio di vendetta fine a se stessa.

Dobbiamo fare come quei parigini che subito dopo gli attentati hanno aperto le loro case ai concittadini in difficoltà. Dobbiamo rimanere uniti, facendo appello ai nostri valori più profondi di giustizia e libertà che nessun terrorismo riuscirà mai ad estirpare. Dobbiamo mantenere fermezza e senso di responsabilità ed essere all’altezza di una sfida così pesante come quella che il fondamentalismo islamico ci ha lanciato perché la barbarie non può e non deve prevalere sulla civiltà.

Maurizio Mangialardi
Sindaco di Senigallia

Commenti
Ci sono 3 commenti
un povero tra i poveri (di politica) 2015-11-14 23:40:38
"LE MOSCHEE" Speriamo che il sindaco ripensi al permesso concesso di aprire tre moschee a Senigallia.
leofax 2015-11-15 11:54:20
Il problema non sono le Moschee ma chi ci entra in questi luoghi di culto.
Il nostro paese ha le maglie troppo larghe, dove entrano tutti senza specifici controlli.
Quando si indirizzano nelle Regioni e Comuni tutti questi profughi, dovrebbero essere accompagnati da una specifica certificazione. Abbiamo troppi clandestini di cui non si sa nulla ne del loro passato e presente. Le forze dell'ordine fanno quello che possono con i loro pochi mezzi a disposizione sia in termini di occupati e di mezzi. Ad esempio: Perchè non creare una centrale locale di DRONI al loro servizio muniti di telecamere a raggi infrarossi per il controllo del territorio? La sicurezza e i continui furti negli appartamenti sta diventando una piaga sociale.
Tra qualche settimana parte il Giubileo. Visto quello che è successo a Parigi, non penso sia logico far finta di nulla, adducendo al fatto che il nostro Paese sia un luogo sicuro e controllato. Anche la Francia alcuni mesi fa a Ventimiglia non faceva passare gli immigrati, eppure venerdi sera si è visto cosa è successo. Per questo grosso evento religioso attendenderei l'evoluzione della situazione in essere.
Leonardo Maria Conti
un povero tra i poveri (di politica) 2015-11-15 14:18:25
"LE MOSCHEE" Se non le costruisci nessuno ci può entrare e non devono essere effettuati i controlli.
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