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Parigi ripiomba nel terrore: attentati, sparatorie, esplosioni e decine di morti

Attacchi simultanei nella serata del 13 novembre allo Stade de France, al Bataclan e negli arrondissements tra il X e il XII

Parigi sotto attacco il 13 novembre

Almeno otto morti, poi venti, poi quaranta, poi sessanta, poi oltre cento… Ma il tragico bilancio degli attacchi terroristici che hanno colpito in vari punti Parigi nella serata del 13 novembre non potrà purtroppo essere definitivo prima di alcune ore.

Più commando sono entrati in azione nella capitale francese dopo le 21.30, tra gli arrondissements X, XI e XII, colpendo alcuni luoghi di Parigi dal forte valore anche simbolico: sparatorie sono avvenute in alcuni locali e ristoranti come il Bataclan, il mercato Les Halles ed esplosioni si sono avute allo Stade de France, dove era in corso la partita amichevole Francia-Germania, con il Presidente Francois Hollande seduto sugli spalti, fatto evacuare dopo tre scoppi uditi distintamente.

Parigi sotto attacco il 13 novembre - Lo Stade de FranceNel Bataclan, noto locale di Parigi in cui era in corso un concerto rock, una delle situazioni più drammatiche, con decine persone tenute in ostaggio da un manipolo di attentatori, un blitz delle forze di polizia e la scena che si sarebbe presentata, di molti corpi a terra all’interno della sala, morti. Nelle immediate prossimità del catino dello Stade de France si parla di attentati portati da kamikaze, che si sarebbero fatti esplodere causando la morte di alcune persone.

Le notizie che rimbalzano da una fonte all’altra parlano di sei o sette diverse sparatorie in vari punti di Parigi. Il mercato di Les Halles, il ristorante La Belle Equipe, il locale Carillon, luoghi in cui resta da chiarire cosa sia successo, in una fase in cui ancora il quadro è molto confuso e si accavallano testimonianze anche dirette da parte di chi ha visto gli attentatori in azione e ha diffuso tramite i social network gli aggiornamenti in tempo reale.

Attentati Parigi, due senigalliesi al Bataclan: sono vivi, feriti in maniera non grave

Parigi sotto attacco il 13 novembreNon sono mancate neppure le dichiarazioni ufficiali dei Capi di Stato: il primo a parlare è stato il Presidente USA Barack Obama, che si è dato l’obiettivo di assicurare alla giustizia gli attentatori ed ha espresso vicinanza a Parigi e alla Francia. A ruota è arrivato il discorso del Presidente francese Francois Hollande, visibilmente commosso, che ha subito annunciato lo stato di urgenza in tutto il Paese e l’intenzione di chiudere le frontiere.

Parigi e la Francia erano state pesantemente colpite il 7 gennaio 2015, quando si vissero giorni di terrore con l’attentato a Charlie Hebdo e al supermercato kosheer: attacchi in cui vennero mietute vittime in nome dell’estremismo islamico, della follia integralista di una cellula terroristica che muoveva i suoi passi facendo riferimento all’Isis.

Nel frattempo gli aggiornamenti sugli attentati di Parigi scorrono veloci in rete, il canale più veloce e quello più in piena, così come sui media di tutto il mondo, dove sono già fiumi di parole, immagini e notizie quelli che vengono riversati sugli utenti.

I canali internet più aggiornati per essere aggiornati sulla situazione di Parigi in seguito agli attacchi terroristici del 13 novembre sono ovviamente Twitter, con gli hashtag #ParisShooting, #Paris, #ParisAttacks, #Parigi, i giornali francesi come Le Monde o Le Figaro, le maggiori testate italiane come La Repubblica, il Corriere della Sera, La Stampa.

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