Chiusura accesso strada del Giardino: fantasia burocratica e freddo tecnicismo progettuale
Italia Nostra: "Da strada di campagna a luogo difficilmente accessibile, Autostrade regalino a Senigallia un ponte pedonale"
All’inizio della strada di S. Angelo dopo la nuova rotatoria si legge una strana indicazione stradale: SIROLO Km 55. A chi mai verrebbe in mente di passare per S. Angelo e Montemarciano per arrivare alla cittadina costiera?
In compenso prima del ponte autostradale sulla destra troviamo un segnale inequivocabile, che indica l’interruzione per oggi e per sempre del collegamento con la Strada del Giardino, un percorso storico che apre la città verso la collina e da sempre meta tradizionale delle passeggiate a piedi o in bici.
La fantasia burocratica di chi ha posto il cartello fa il paio con il freddo tecnicismo progettuale di chi per convenienza economica non si è preoccupato di sapere quale valore rappresentava per la comunità la strada che si apprestava a chiudere, privandola con ciò di un bene comune che le apparteneva da sempre. Ma forse anche altri dovevano preoccuparsi delle conseguenze di questa scelta, compresi quei cittadini che sapevano.
Si potrebbe obiettare che in fondo si è data un’alternativa e si tratta solo di prolungare il percorso di qualche centinaio di metri. Provate a percorre questi pochi centinaia di metri di strada a due strette corsie, respirando i gas di scarico e con il rischio di essere investiti dalle auto che passano in continuazione a velocità sostenuta e ditemi se è la stessa cosa che camminare in una strada di campagna.
Ma non si tratta di un caso isolato. Purtroppo la mobilità ciclo-pedonale è stata in questi anni una categoria costantemente assente nella progettazione stradale, che sembra tener conto solo delle esigenze del traffico veicolare. Basta guardare tutti i progetti stradali realizzati da 25 anni a questa parte nella nostra città con rotatorie, svincoli e ponti che ostacolano l’uso delle bicicletta e non agevolano nemmeno chi va a piedi, formando a volte una vera e propria barriera; e questo alla barba dei tanti appelli ad usare la bicicletta e lasciare l’auto a casa per non intasare e inquinare la città.
A tutto questo si può almeno tentare di riparare, prendendo in considerazione seriamente il problema e studiando il modo di attenuare le difficoltà create da ponti e rotatorie; e per quanto riguarda la strada del Giardino, la Società Autostrade potrebbe farsi perdonare la grave disattenzione regalando alla città un ponte pedonale. Ma a questo scopo è sempre determinante il ruolo dell’Amministrazione.
Ponte pedonale? Bello, forse utile, ma ha poco senso dopo aver demolito il vecchio.
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