Porta Lambertina si tinge di azzurro per la giornata mondiale del diabete 2015
Anche Senigallia aderisce all'iniziativa di sensibilizzazione nei giorni 13 e 14 novembre
Istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Giornata Mondiale del Diabete in Italia viene organizzata dal 2002 da Diabete Italia per sensibilizzare e informare l’opinione pubblica sul diabete sulla sua prevenzione e gestione. Anche Senigallia aderisce alla Giornata mondiale del diabete e illumina del colore scelto come simbolo dell’evento, ovvero di azzurro, Porta Lambertina nei giorni 13 e 14 novembre.
Sarà questa un’opportunità unica per dare visibilità alle campagne informative ed educative sul diabete e, in generale, per sollecitare l’attenzione politica, dei governi e dei media nei confronti di una malattia per la quale l’Organizzazione Mondiale della Sanità parla di ‘epidemia’. A Senigallia circa 3400 persone hanno il diabete e almeno 1000 probabilmente non sanno di averlo.
Questi i dati che si ottengono proiettando nella nostra area le percentuali stimate per la Regione Marche. Solo due terzi, forse metà, dei casi di diabete sono diagnosticati ed il loro numero è in rapida crescita a causa della sedentarietà, dell’obesità, della cattiva alimentazione, così come per l’aumento del numero di persone anziane nella popolazione marchigiana.
Se ben gestito, il diabete può incidere in modo limitato nella vita di una persona e sui costi del sistema sanitario. Ma la persona con diabete deve avere accesso all’educazione, ai farmaci, ai presidi e alle cure specialistiche del caso. Se queste risorse mancano, è più facile che sviluppi seri problemi al cuore, al cervello, ai reni, agli occhi e ai piedi, con conseguenze che hanno un impatto devastante sulla sua vita, sulla sua famiglia e sulla collettività, nonché ovviamente sui costi della Sanità. I casi di diabete aumentano, 800 mila in più negli ultimi 10 anni in Italia, ponendo le basi di un’emergenza sanitaria ed economica”.
C’è una domanda che pochi osano formulare ad alta voce, soprattutto davanti a un medico: “Ma perché dovrei preoccuparmi del diabete?“. Apparentemente è una buona domanda. Il diabete di tipo 2 progredisce molto lentamente, non ha sintomi, non provoca dolore e sembra non provocare fastidi.
La risposta è semplice. Il diabete è una condizione subdola. Come un tumore nella fase iniziale il diabete erode le arterie dall’interno, le fa ammalare e facilita il loro ispessimento e la loro ostruzione. E’ un processo lento ma non poi così lento. Spesso nei pochi anni che intercorrono fra il vero inizio del diabete e il momento in cui è diagnosticato, quell’astuto nemico che è il diabete ha già rovinato le piccole arterie del cuore (le coronarie) in maniera sufficiente da porre le basi per un infarto o ha occluso quelle che portano sangue al cervello abbastanza per portare a dei deficit intellettivi o a una ischemia cerebrale, (ictus) nel termine medico. Insomma il diabete non riconosciuto e non trattato è un fattore di rischio. Moltiplica il rischio di sviluppare gravi o gravissime situazioni che possono portare alla morte o a un handicap serio o comunque distruggere la qualità della vita propria e dei propri familiari. Con abitudini di vita sana e farmaci è possibile riportare a norma la glicemia, sia perché queste sane abitudini intervengono in modo decisivo anche su tutti gli altri fattori di rischio cardiovascolare: poche delle raccomandazioni che si fanno a una persona con diabete non contribuiscono – se seguite – anche ad abbassare anche la pressione arteriosa. Insomma si interviene sul diabete per prevenire danni a cuore, cervello, occhi, rene, piedi, per rimanere attivi e in salute il più a lungo possibile. Ecco perché dobbiamo preoccuparci del diabete.
Anche quest’anno Diabete Italia ha fatto ricorso all’aiuto delle Associazioni e di tutte le persone con diabete chiedendo di indicare quali sono i ‘fili’ che bisogna muovere per migliorare la propria vita con il diabete. Sono arrivate via mail e attraverso i social media, 250 suggerimenti tra i quali sono state scelte le parole che, a titolo esemplificativo’ appaiono nell’immagine realizzata dal fotografo Carlo Bevilacqua sopra riportata.
Presso l’U.O. di Diabetologia di Senigallia è possibile avere tutte le informazioni per la prevenzione e la cura del diabete.
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