Senigallia: scavi in piazza Garibaldi, trovate tracce dell’antica città romana
Non pregiudicati i lavori, ma i rinvenimenti saranno protetti da futuri progetti non compatibili, come parcheggi sotterranei-FOTO
Con l’interramento degli scavi, si è concluso venerdì scorso 6 novembre il progetto di archeologia preventiva che ha interessato piazza Garibaldi, ultimo atto di una lunga procedura iniziata circa due anni fa con un’indagine geofisica della piazza stessa e degli Orti del Vescovo, e poi proseguita con lo studio della documentazione d’archivio e la verifica stratigrafica.
Il progetto, portato a termine sotto la guida del professor Giuseppe Lepore e della Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche nella persona della dottoressa Maria Raffaella Ciuccarelli, è stato reso possibile grazie alla Convezione dedicata all’Archeologia urbana siglata tra il Comune di Senigallia, la stessa Soprintendenza e il dipartimento Storia, Culture, Civiltà dell’Università di Bologna.
“La Convenzione – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – unica nei suoi termini e in vigore fin dal 2010, ha permesso in questi anni molti interventi finalizzati alla tutela e alla conoscenza dell’archeologia senigalliese, portando anche ad alcuni importanti risultati scientifici. Siamo molto soddisfatti di questa modalità che consente all’Amministrazione di operare serenamente e con serietà, tutelando preventivamente il valore dei beni culturali in modo tale da poter programmare con tempi certi e senza sorprese gli interventi di riqualificazione che interessano i luoghi simbolo della città”.
Nel merito, l’indagine ha messo in luce due porzioni della antica città romana: da una parte (lato Filanda) una grande fondazione relativa a un edificio, probabilmente pubblico; dall’altra (lato Polizia Municipale) i resti di una strada basolata.
Sono stati poi rinvenuti i livelli di abbandono dell’area a partire dal Medioevo e per tutto il Rinascimento, quando il sito prese il nome di “Prati della Maddalena”, ricavato dall’unico edificio sacro presente in questa zona, rimasta poi extraurbana fino alla creazione dell’attuale piazza nel corso del 1700.
Le strutture sono state protette secondo la più corretta metodologia di conservazione e la Soprintendenza sta valutando opportuni provvedimenti a loro tutela che non pregiudicheranno la riqualificazione della piazza, ma metteranno al sicuro i rinvenimenti da progetti non compatibili, come per esempio parcheggi sotterranei multipiano.
-Foto di Simone Luchetti
Ennesima speculazione,una bella gettata di cemento(come in Piazza del Duca,acquedotto di San Gaudenzio e anfore romane)
Ma voi senigalliesi la amate o no questa città che tutti ci invidiano????
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