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Pericolo amianto a Senigallia ancora presente nonostante le segnalazioni

Rebecchini e Paradisi: "Gli stessi tubi rotti di un mese fa non sono stati ancora messi in sicurezza"

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Amianto

Quanto denunciato da Carlo Montanari, presidente di Ala (ormai nota associazione per la lotta all’amianto) preoccupa enormemente e ci indigna ancor di più. Il presidente Montanari, già lo scorso 30 settembre, aveva pubblicato alcune foto che mostravano la presenza di vecchi tubi (rotti) di cemento-amianto tra i detriti prodotti dal cantiere per la complanare, in zona via Capanna.

A più di un mese di distanza vengono pubblicate altre fotografie che mostrano quegli stessi tubi presenti ancora tra i detriti e ancor di più danneggiati. Credevamo che, dopo la prima denuncia, le autorità competenti avessero già provveduto a mettere in sicurezza ambientale quel cantiere. Un comunicato dell’Amministrazione del 2 ottobre contribuiva a rassenerarci e invece notiamo che la grave situazione appare non solo ancora presente, ma addirittura peggiorata.

Sappiamo bene che il pericolo amianto è fortemente presente a Senigallia e vogliamo ribadire che l’unica azione efficace per ridurre i gravi rischi per la salute dei cittadini risiede nella prevenzione ovvero nella messa in sicurezza di ogni situazione di potenziale pericolo. Non capiamo come possa impunemente essere lasciato “libero” dell’amianto ammalorato in un importante cantiere ed anzi provocarne ulteriore frammentazione senza che qualcuno intervenga.

Facciamo appello in primo luogo al Sindaco perché intervenga di nuovo e con più forza per la salvaguardia della salute dei cittadini e chieda un intervento per la rimozione immediata del materiale di cemento-amianto sparso nel cantiere in questione e la bonifica dei luoghi inquinati. Grave è il fatto che i materiali fotografati, essendo in pessimo stato, non siano stati trattati secondo quanto previsto da precise normative ambientali e siano stati lasciati invece all’aria aperta tra altri detriti con un altissimo rischio di rilascio di fibre.
Ci auguriamo che l’allarme, ignorato fino ad oggi, sia seriamente e finalmente preso in considerazione.

 

Luigi Rebecchini e Roberto Paradisi
consiglieri comunali Unione Civica

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