Lente d’ingrandimento di Senigallia Bene Comune sulla convenzione Comune-Vigor
Interrogazione di Sartini al prossimo consiglio e proposta di modifica degli accordi: "Gestione lacunosa dei contributi"
Senigallia Bene Comune torna sulla convenzione tra il Comune e la Vigor Senigallia. E lo fa con una interrogazione consiliare e con una proposta di convenzione modificata e integrata in base alle recenti vicissitudini della società sportiva senigalliese e in base ad alcune misure di cautela (soprattutto economica) che secondo il consigliere Giorgio Sartini e l’avv. Riccardo Pizzi l’amministrazione comunale dovrebbe applicare.
E’ del maggio scorso la polemica che aveva visto Senigallia Bene Comune intervenire in merito al mutuo che la Vigor ha stretto con l’Istituto per il Credito Sportivo per la realizzazione dell’impianto sportivo delle Saline che finirà poi nel patrimonio comunale. Un mutuo a cui poi non è riuscita a far fronte e che ha costretto il Comune nel 2013 a correre ai ripari provvedendo esso stesso al pagamento delle rate mancanti (48mila euro +iva annui), senza però far mancare il contributo comunale (60mila euro +iva annui per le attività sportive e sociali a favore della cittadinanza) che avrebbe peggiorato la situazione economica societaria.
Situazione che Senigallia Bene Comune ha voluto riprendere per chiedere, tramite l’interrogazione consiliare protocollata nella mattinata di venerdì 6 novembre, se e come il Comune intende tornare in possesso di quei soldi versati nel 2013 sotto forma di contributo quando già era creditore verso l’U.S. Vigor.
Ma Sartini e Pizzi vanno avanti e tra le carte che sono riusciti, attraverso l’accesso agli atti, a ottenere, hanno scoperto che la Vigor deve al Comune di Senigallia anche altri 26mila euro (come da obblighi della convenzione) derivanti dai costi di gestione (tra gli altri, canone concessorio e rimborso spese service); che riceve 850 euro annuali derivante dal contributo decurtato della rata all’ICS; che non esistono rendicontazioni ufficiali per quanto riguarda la pubblicità affissa allo stadio comunale da cui l’ente deve ricavare una quota se le entrate dovessero eccedere i 10mila euro annui.
Con l’interrogazione, Senigallia Bene Comune ha voluto porre l’accento sulla gestione economica dei contributi. Una gestione “lacunosa” secondo Sartini, dato che non sembra essere nell’interesse dell’amministrazione né recuperare i fondi indebitamente versati nel 2013, né ridurre i contributi dato che la società sportiva è in debito con l’ente comunale di oltre 86mila euro, né venire in possesso di bilanci analitici per quanto riguarda l’aspetto pubblicitario, come da convenzione.
Convenzione che verrà quindi sottoposta al parere del consiglio comunale per apportare modifiche volte alla tutela dell’ente stesso, nel corso della prossima seduta (scarica l’interrogazione e la proposta di convenzione modificata – allegato 1 – allegato 2 – allegato 3 – allegato 4 – allegato 5).
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