Il Don Giovanni seduce anche Senigallia: Teatro La Fenice sold out
Applausi a scena aperta per il riadattamento della commedia di Moliere
Un successo annunciato che non ha tradito le aspettative dei tanti giunti nella serata del 4 novembre al Teatro La Fenice. Il Don Giovanni che ha aperto la stagione teatrale senigalliese (traduzione e adattamento Tommaso Mattei regia Alessandro Preziosi) si conferma una ricetta vincente che affascina e seduce il pubblico.
Inutile dirlo, la parte del leone sul palco la fa Alessandro Preziosi che dipinge un Don Giovanni cinico, raffinato e dissacrante come quello di Molierè ma per nulla anacronistico: l’ipocrisia raccontata incarna perfettamente i tempi moderni. Con il dipanarsi della tragicommedia tra il pubblico ed il personaggio si crea una certa empatia: l’egoismo, esasperato ai massimi livelli, diventa lo specchio che redarguisce e rompe le maschere che per convenzione si portano ogni giorno. Impossibile non avere in simpatia questo antieroe che ricorda il Satana di The paradise Lost di Milton: un paladino cialtrone ed ipocrita fedele solo alla sua visione fino all’inevitabile.
Doveroso spendere alcune righe anche per Nando Paone che nelle vesti di Sganarello, controaltare del Don Giovanni, durante la piece compie il percorso inverso: da ‘grillo parlante’, atto dopo atto, mostra le crepe della propria mediocrità fino all’epilogo della caduta del padrone, dove le lacrime che piange sono esclusivamente per la perdita del salario.
Menzione d’onore anche per le coreografie che diventano un ponte tra il classico ed il moderno, accompagnando la storia senza mai rubare la scena. Una ricetta semplice e vincente che funziona come dimostrano gli scroscianti applausi del pubblico a fine serata.
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