Disinformazione in atto sui vaccini, preoccupante calo in Italia
6 bambini su 100 non protetti anche a causa delle bufale sul web. Giovani Democratici: "Così aumentano malattie e mortalità"
Uno dei più recenti fatti di attualità italiana è la questione dei vaccini, in particolare il preoccupante calo di profilassi in Italia e la disinformazione su questo tema portato avanti dal web e anche da diverse forze politiche.
Da diversi mesi è in atto una pericolosa campagna di disinformazione che rischia di mettere in pericolo la popolazione italiana, specie quella più giovane, una campagna basata sulla paura, paura scientificamente immotivata. Gli effetti sono allarmanti: in Italia, quasi 6 bambini su 100 non sono protetti dalle vaccinazioni previste per legge. Sono scese al di sotto del 95% le vaccinazioni per poliomielite, tetano, difterite ed epatite B e la percentuale scende ulteriormente per le vaccinazioni contro il morbillo, la parotite e la rosolia che raggiunge una copertura dell’86%, in calo di oltre il 4% in appena un anno.
Tra le bufale riguardanti i vaccini ricordiamo il fatto che questi possono portare ad autismo nei bambini: questa correlazione è stata “scoperta” dal medico inglese Andrew Wakefield, pubblicata sulla prestigiosa rivista Lancet, secondo cui c’era una relazione tra la malattia e l’immunizzazione del vaccino trivalente morbillo-parotite-rosolia. Questo studio si è dimostrato un falso (tanto da portare la rivista a ritirare l’articolo nel 2010, ed alla radiazione del medico, che aveva accettato una tangente da un avvocato specializzato in cause contro le case farmaceutiche), ed è confutato da molti altri (uno dei più recenti, pubblicato nel marzo 2013 sul Journal of Pediatrics, ha confermato che non esiste una relazione tra malattia ed immunizzazione).
Un’altra fonte di preoccupazione sta nel fatto che i vaccini possono dare effetti collaterali. Generalmente tali effetti collaterali consistono in rialzi febbrili, dovuti al compito proprio dei vaccini: stimolare il sistema immunitario contro l’antigene della malattia da cui ci si sta proteggendo.
In una piccola percentuale ci possono essere effetti collaterali dovuti a possibili conservanti, stabilizzanti o antibiotici aggiunti al vaccino in modo da garantire nel tempo la loro stabilità e prevenire la crescita batterica, sostanze che sono strettamente controllate sia prima che dopo la messa in vendita del vaccino, in modo da rendere minimi i possibili effetti all’esposizione delle
stesse.
Alcune persone non possono vaccinarsi per particolari condizioni mediche o per allergie specifiche, perché hanno meno di 12 mesi, perché sono malati di HIV, oppure ancora la loro risposta immunitaria a un vaccino resta debole e inefficace: è proprio per loro che il calo di vaccinazione è preoccupante. Un livello di vaccinazione inferiore al 95% sul totale della popolazione elimina la così detta “immunità di branco”, la quale assicura protezione anche a quei soggetti, come quelli sopra citati, che l’immunità non la possono avere.
Infine, una delle motivazioni più citate sul web è l’idea che i vaccini servano solo ad ingrossare i portafogli della lobby delle case farmaceutiche. Una motivazione alquanto irrazionale – come dire: eliminiamo l’obbligo del casco per guidare le moto perché arricchiamo le industrie che li producono – tanto che studi economici mostrano come 1 euro speso per la vaccinazione possa liberarne 24, reinvestibili in assistenza clinica per chi si ammala. Ed è stato calcolato che, vaccinando tutti i cittadini tra i 50 e i 64 anni contro l’influenza, con un investimento massimo di 76 milioni di euro ci sarebbe un risparmio per il Sistema sanitario nazionale pari a 746 milioni di euro, con un rapporto costo-beneficio di 1 a 1024.
Noi Giovani Democratici di Senigallia ci diciamo fortemente contrari alla campagna di disinformazione e paura in atto su questo tema e riteniamo fondamentale un confronto serio e scientifico su questo importante argomento di salute pubblica.
Proprio per questo valutiamo come estremamente positiva la mozione del Gruppo PD regionale volta ad incentivare e sensibilizzare la popolazione alla prevenzione per via vaccinale, di cui è primo firmatario il Capogruppo del PD in Consiglio, Gianluca Busilacchi, e che è stata sottoscritta anche dal Presidente della Commissione Sanità, Fabrizio Volpini, e dai consiglieri
regionali Francesco Micucci e Federico Talè. Riteniamo inoltre che l’informazione sia fondamentale per la crescita della cultura e del senso civico della popolazione, ma fare disinformazione o “informazione di parte” chiusa ad ogni confronto sia profondamente sbagliato, fino a diventare criminoso se il risultato ultimo è l’aumento delle malattie e della mortalità per la popolazione: la prevenzione è sempre e comunque meglio della cura.
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