“Il tennistavolo come strumento di aggregazione sociale” è il titolo del primo progetto presentato per il Servizio Civile Nazionale relativamente al ping-pong ad opera del Tennistavolo Senigallia. Il progetto si basa sulla caratteristica del gioco di essere praticato a tutte le età (superando quindi le barriere generazionali), sulle particolarità costruttive del centro olimpico, sulla capacità organizzativa del club e sulle relazioni di partnership.

All’appuntamento del bando nazionale la storica società senigalliese, che nell’ambito della federazione rappresenta il club di più antica affiliazione a livello nazionale, è arrivata in corsa dopo l’accreditamento di giugno (nazionale) ed ottobre (regionale) predisponendo un progetto innovativo nel contenuto perché di carattere sportivo e non legato al recupero psico-fisico. Tutto
ciò rappresenta anche un punto di debolezza perché la commissione di valutazione si troverà a decidere senza nessun riferimento in un contesto in cui l’attività di molti enti, pubblici e privati, è consolidata ormai da anni.

Il progetto del TT Senigallia si ispira anche al piano nazionale della prevenzione, recepito dalla Regione Marche pochissime settimane fa mediante una specifica legislazione, là dove l’attività fisica viene considerata importante in ambito giovanile ed adulto.

Il progetto è basato sull’utilizzo di due volontari e se venisse approvato si potrebbero attivare interessanti collaborazioni con altri enti che operano nell’ambito della sanità e dei servizi sociali. Il Servizio Civile cioè rientra in un ragionamento di più ampio orizzonte in cui l’organizzazione sportiva propone un ampio ventaglio di soluzioni rivolte alla cittadinanza nel suo insieme e non solamente al circoscritto mondo dell’agonismo.