Più che riuscito il convegno su Franco Rodano a Senigallia: tre ore di interventi appassionanti
Vincenzo Prediletto e Massimo Cortese raccontano le emozioni e i perchè di un appuntamento così di successo
Il convegno “Franco Rodano. La politica tra eredità culturale e testimonianza civile” che a cura dell’ANPI e dell’ANPC di Senigallia si è tenuto lo scorso venerdì 9 ottobre alle ore 16.00 nell’Aula Consiliare del Municipio, ha risposto in pieno a tutte le aspettative. Alte ed esaurienti le relazioni, affollata e di qualità la cornice del pubblico che ha presenziato.
Dopo il saluto del Sindaco Maurizio Mangialardi, per circa tre ore si sono susseguiti via via gli interventi degli oratori come annunciato nel biglietto d’invito.
Al riguardo Vincenzo Prediletto ha scritto: “Subito dopo, in una sala piena all’inverosimile, è iniziata la lunga ed appassionante serie di interventi, presentati da Leonardo Giacomini, portavoce dell’ANPI, a partire da Massimo Papini, Presidente Istituto Storia Marche, Alessandro Bianchini, Presidente ANPI Provincia di Ancona, Ernesto Preziosi, Storico e studioso dei movimenti politici, a cui è seguita l’emozionante ed applaudita testimonianza di Marisa Cinciari Rodano, partigiana e moglie di Franco Rodano, la quale con un lucidissimo discorso attraverso ricordi ancora ben vivi ha messo in rilievo la sua indissolubile unione d’amore con Franco iniziata il 14 giugno 1939 sui banchi del liceo romano, condividendo con lui per tutta la vita identici valori di fede, ideali umani e pensiero laico – politico.
Nel frattempo è stato accolto sul palco il Presidente della Regione Marche, prof. Luca Ceriscioli, che s’è seduto accanto al dr. Tarcisio Torreggiani, portavoce dell’ANPC di Senigallia. Dopo i successivi ed altrettanto validi contributi di Gianni Gennari, giornalista e teologo, di Paolo Guerrini, già Senatore della Repubblica e del prof. Giancarlo Galeazzi, Università Carlo Bo di Urbino, le conclusioni del ricco e sostanzioso convegno, pieno di spunti stimolanti, sono state esposte con franchezza e congrue considerazioni dallo stesso Presidente del Convegno, il prof. Claudio De Vincenti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Questi, ricordando con emozione in qualità di allievo di Rodano a Roma gli studi universitari del 1969-70 e gli anni seguenti basilari per un’autentica crescita personale e formazione intellettuale, ha riconosciuto la fortissima personalità e lungimiranza di un vero maestro di pensiero e di vita civile, sottolineando soprattutto la profonda laicità ed umanità del filosofo Rodano in tutta la sua attività politica, come peraltro aveva acutamente evidenziato poco prima nel suo intervento il prof. Galeazzi”.
E Massimo Cortese, dell’ANPC di Ancona e Cerreto d’Esi, ha aggiunto: “A raccontarlo sembra impossibile, ma venerdì pomeriggio è accaduto un fatto strano: tantissime persone -come mai- sono accorse a Senigallia ad ascoltare un Momento di studi che si è sviluppato dalle ore 16.10 fino alle ore 19.40. Allora mi sono chiesto: ma in un momento storico segnato dall’Antipolitica e da considerazioni analoghe, come è possibile che sia accaduto un fatto del genere? Ho provato allora ad esaminare la questione.
Forse il successo dell’iniziativa si deve agli Organizzatori, quali l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani e l’Associazione Nazionale Partigiani Cristiani di Senigallia, oltre alle altre Associazioni coinvolte, che con pochi denari e tanta passione hanno cercato di dare corpo al Convegno: per carità, sono stati bravi, ma non credo che sia solo merito loro. Forse il successo dell’iniziativa si deve allo spessore delle sei relazioni e all’appeal degli Autori, ma forse manca ancora qualcosa. In sala, a parte la grande attenzione dei presenti, molti dei quali stavano in piedi e non hanno lasciato l’aula neppure per un momento, ha brillato l’assenza delle Televisioni, che sono sempre presenti dappertutto, ma che a Senigallia non sono apparse, probabilmente perché non hanno ritenuto importante esserci. Forse sto cominciando a capire qualcosa.
Penso allora che rimane in questo Paese l’interesse per la Politica quando a portare avanti l’iniziativa sono persone animate dal desiderio di una partecipazione sana, al riparo da tante chiacchiere e con la sola forza dalla passione”.
In aula, accanto ai senigalliesi e ai cittadini della Valmisa con in testa Faustino Conigli Sindaco di Trecastelli, la famiglia Rodano, il Vescovo Orlandoni, le Autorità civili e militari e parecchi esponenti di spicco della politica e della cultura regionale dall’on. Adriano Ciaffi, il ‘kennediano’ negli anni ’70 alla Presidenza della Regione Marche, alla sen. Silvana Amati, dalla neo parlamentare Beatrice Brignone alle on. Marisa Abbondanzieri e Luana Angeloni, dal dr. Mimmo Valenza e dall’avv. Gianbattista Cinelli, animatori del Circolo “Maritain” e del ‘Laboratorio di Colle Ameno’ di Ancona, al prof. Matteo Grifa, leader storico della sinistra falconarese, da Nino Lucantoni a Ruggero Giacomini entrambi dell’istituto Gramsci di Ancona, da Gastone Mosci, dell’Università Carlo Bo di Urbino, al Preside Renzo Franciolini di Sassoferrato.
A seguire altre personalità tra cui la Presidente e Commissario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, il dr. Mario Ruggini dell’ANPI di Ostra, il Vice Presidente della Fondazione Carisj dr. Graziano Mariani, più d’un sindacalista e diversi sacerdoti della Diocesi (Egidio Bugugnoli, Giuseppe Cionchi, Vittorio Mencucci). Pervenuti e letti i messaggi del sen. Giuseppe Orciari e di Cristina Ollini Vice presidente nazionale ANPC.
In coda, come annunciato, il “Rancio partigiano” alla ‘Casa del Popolo’ di Borgo Bicchia con 60 e più commensali che, gustato l’appetitoso menù preparato dal sempre bravo capo-cellula Ivano Sbrollini e dalle sue agguerrite collaboratrici, hanno concluso la serata coi canti resistenziali proposti e intonati dal sorprendente Parroco di Pedaso.
In sintesi una bella circostanza capace di riportare in luce un esemplare protagonista della politica e della cultura, Franco Rodano, e con lui pagine memorabili della storia di ieri quando i valori e la voglia di partecipare per costruire il progetto civile innervavano le scelte di ciascuno; così attorno a Senigallia, a Trecastelli e alla Valmisa si è stretta idealmente un po’ tutta la Regione da Macerata e Pedaso, ad Ancona, Falconara, Sassoferrato, Fano, Urbino e Pesaro.
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