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Strage di Ankara: la Scuola di Pace Buccelletti di Senigallia chiama alla mobilitazione

La richiesta: "Sabato 17 ottobre, bandiere della pace alle finestre e stop alle lezioni alle ore 10, per leggere messaggio a studenti"

Caffespresso
Bandiera della pace

La strage di Ankara di sabato 10 ottobre 2015 rappresenta l’ennesima sconfitta della ragione, l’ennesimo attacco al mondo del dialogo, l’ennesima offesa alla vita umana.

La Scuola di Pace “Vincenzo Buccelletti” di Senigallia non ci sta ed invita la città ad una mobilitazione nelle case e nelle scuole con due gesti di alto valore simbolico:
– a partire da sabato 17 ottobre, esposizione della bandiera della pace sulle finestre delle nostre abitazioni per dire no alle stragi;
– sempre sabato 17 ottobre alle ore 10 – alla stessa ora dell’esplosione degli ordigni ad Ankara – chiediamo a tutte le scuole di fermare le proprie attività didattiche per leggere un nostro breve messaggio sull’accaduto ed osservare un minuto di silenzio per ricordare le vittime di questa terribile strage.

Di seguito il nostro messaggio per le scuole, che affidiamo alla stampa affinché anche altre organizzazioni, associazioni e privati cittadini potranno leggerlo nelle sedi e nei luoghi che riterranno opportuni per la divulgazione di una cultura di pace:

La logica delle stragi non paga!

7 giorni fa, sabato 10 ottobre, alle ore 10 due bombe ad alto potenziale esplodevano nel piazzale davanti alla stazione di Ankara uccidendo 128 persone e ferendone centinaia.
Erano donne e uomini di età diversa ma soprattutto giovani che manifestavano per ottenere la Pace.
Noi oggi vogliamo ricordarli ed essere solidali con loro e le loro famiglie.
Anche noi italiani in un recente passato abbiamo conosciuto la strategia delle bombe e del terrore.
Questa bomba dicono sia stata messa dall’Isis, altri parlano di servizi segreti deviati, a noi sembra di rivivere la strage di Bologna.
Non sappiamo ancora di chi fosse la mano che ha armato gli ordigni, ma poco importa perché è la logica che muove tutte queste mani che va sconfitta.
Chi pianifica queste stragi vuole creare paura e sconforto, vuole che crediamo che nulla può cambiare e che siamo condannati ad un eterno conflitto senza fine.
I giovani che hanno dato la loro vita per la Pace ci invitano invece a fare il contrario e noi lo faremo, tutti insieme, per loro e per tutti i ragazzi che hanno diritto ad un futuro di Pace.
La logica delle stragi non paga! Adesso in Turchia come ieri in Italia!
Con il nostro silenzio vogliamo urlare un messaggio di forza e di speranza per la gioventù Turca, Curda, Siriana ed Irachena e per tutti gli uomini del mondo: la pace fondata sulla giustizia e la libertà è l’unica soluzione possibile!

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