Eutanasia, il sottosegretario Ministero beni culturali a fianco di Max Fanelli
Borletti Buitoni: "Lo Stato difenda l'autodeterminazione: spero che nei prossimi sei mesi il tema abbia lo spazio che merita"
Dalle file del Governo è Ilaria Borletti Buitoni (PD), sottosegretario al Ministero dei Beni culturali e promotrice dell’intergruppo per la legalizzazione dell’eutanasia, a intervenire sulla vicenda di Max Fanelli. Il 54enne marchigiano malato di Sla ha infatti annunciato sabato (10 ottobre, Ndr) di aver iniziato a rifiutare le cure dato l’avanzare della sua malattia e l’immobilismo del Parlamento sul tema del fine vita.
“Improrogabile la calenderizzazione della discussione in Parlamento sul testamento di fine vita. Max Fanelli, malato di Sla in stadio avanzato, si è autosospeso le cure rinunciando volontariamente ad ogni terapia – commenta il sottosegretario Buitoni –, non possiamo non cogliere questo disperato segno di protesta come un appello che, unito alle tantissime voci dei cittadini italiani raccolte dall’Associazione Luca Coscioni – da sempre attiva nella difesa dei diritti – porti rapidamente alla calendarizzazione di una proposta di legge sul testamento biologico, come anche richiesto da 150 parlamentari“.
E conclude: “Non posso che augurarmi che questo diritto, il diritto di decidere della propria vita, abbia nell’agenda dei prossimi sei mesi lo spazio che merita per una discussione che porti presto ad una legge in materia. Si tratta della difesa del principio di autodeterminazione sulla propria vita: un principio che uno stato laico deve difendere se vuole essere uno stato veramente civile“.
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