“Caro Max, riprendi a curarti per favore”
Lettera della presidente della Camera Laura Boldrini a Massimo Fanelli dopo l'annuncio dell'interruzione delle cure contro la Sla
Continua la battaglia di Max Fanelli per la libertà e la dignità che il senigalliese malato di Sla sta da tempo portando avanti. E dopo l’annuncio dell’interruzione delle cure contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica, è arrivato immediatamente l’appello perché vengano riprese da parte della presidente della Camera Laura Boldrini.
La stessa Boldrini, che aveva già fatto visita a Fanelli e che aveva espresso il suo appoggio alla battaglia sottolineando che un Paese che non permette a un individuo di scegliere, non può dirsi democratico, ora chiede a Max di resistere e di “avere un supplemento di fiducia nelle istituzioni” nonostante ancora manchi una legge sul fine-vita e nonostante i lavori su tale importante e delicato tema non siano ancora stati calendarizzati dal Parlamento.
La risposta che il legislatore ha attuato nei confronti di questo argomento, continua Boldrini in una lettera inviata a Max Fanelli, non può continuare ad essere quella di non scegliere, di chiudere gli occhi. A maggior ragione quando dal settembre 2013 esiste già una proposta di iniziativa popolare avanzata dall’associazione Luca Coscioni.
“Sai anche, Max, che non è nelle prerogative della Presidente della Camera – scrive Boldrini – imporre un tema alla discussione delle Commissioni o dell’Aula. Io posso sollecitare i gruppi a considerare con maggiore attenzione le proposte di iniziativa popolare, come ho fatto ripetutamente dall’inizio della legislatura e come faccio ancora una volta adesso, anche sulla base del tuo drammatico richiamo“.
“Voglio ringraziarti per la determinazione con la quale continui a rivolgerti alle istituzioni, esigendo che non lascino soli cittadini in grave difficoltà che chiedono di poter decidere della propria vita. Ma ho una richiesta da farti: riprendi a curarti, per favore. Non deve esserci bisogno – conclude la presidente della Camera dei Deputati – che tu metta ulteriormente a rischio la tua salute per ottenere l’attenzione dovuta a te e ai tanti come te. Per un paese più giusto, in cui sia meno marcato il ritardo della politica e delle istituzioni rispetto al sentire diffuso della società, è necessario ancora a lungo il tuo impegno“.
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