M5S Senigallia: “Consorzio di Bonifica, iniziamo a capirci qualcosa”
"Ennesimo carrozzone o ente utile ai cittadini?": il MoVimento 5 Stelle interroga l'amministrazione comunale
Come già detto in un precedente comunicato, abbiamo iniziato ad interessarci dell’ente di diritto pubblico denominato Consorzio di Bonifica delle Marche, soprattutto dopo che la seconda commissione consiliare di Senigallia è stata convocata richiamata per approfondire questo importante tema.
Recentemente, infatti, anche a Senigallia sono pervenuti ai i proprietari di terreni e di fabbricati in area extra-urbana ed ai gestori del servizio idro-potabile che si trovino nel territorio regionale soggetto a bonifica gli avvisi di pagamento per il contributo di bonifica e del servizio irriguo relativi agli anni 2014 e 2015 da parte del Consorzio di Bonifica delle Marche che, per legge regionale è identificato come un “consorzio obbligatorio”.
Anziché sciogliere dubbi, la riunione in commissione ne ha messi in luce degli altri e a fronte di questi e della non chiara situazione giurisprudenziale che negli anni si è prodotta, abbiamo protocollato in data 5 ottobre un’interrogazione a risposta scritta volta a far si che i competenti uffici del Comune saranno costretti ad esprimersi nel merito per dirimere i dubbi sollevati aprendo una apposita istruttoria, come già fatto in altri Comuni da altrettanti consiglieri comunali del M5S (Jesi, Fano, Pesaro, Maiolati, Polverigi, San Costanzo, Gabicce etc.).
Nonostante in commissione sia stato sbandierato dal presidente del consorzio il dato delle 82 segnalazioni in territorio senigalliese, stiamo ancora aspettando che ci comunichino il numero di consorziati presenti all’interno del nostro comune. In base al numero dei consorziati, infatti, si potrebbe ipotizzare se le famose 82 segnalazioni citate dal Presidente rappresentano un buon dato oppure un pessimo dato e quanti cittadini pagano il bollettino senza conoscere i servizi che spettano loro!
Sulla legittimità dell’obbligatorietà precedentemente descritta e del contributo richiesto nell’interrogazione presentata si chiede al Sindaco ed al Segretario comunale una pronuncia ed un parere di merito, visto che anche il Comune, se proprietario di immobili ricadenti nel comprensorio di bonifica, è tenuto al versamento del contributo obbligatorio. Nel testo dell’atto si circostanziano le criticità in merito alla correttezza dell’obbligatorietà del Consorzio e si fornisce un ampio quadro giurisprudenziale, che risulta piuttosto controverso, in merito alla legittimità del contributo richiesto.
Abbiamo anche richiesto se e come il Comune abbia informato tutti i cittadini consorziati in merito alle elezioni delle Assemblee del consorzio, di chi erano le competenze in materia di manutenzione dei corsi d’acqua prima che la Regione li delegasse al consorzio e se vi sia stato da parte della nostra Amministrazione un accertamento sulla situazione patrimoniale del consorzio stesso, per scongiurare qualsiasi rischio economico nei confronti della collettività come già accaduto lo scorso anno con il consorzio Zipa.
Di seguito le domande che abbiamo rivolto nella nostra interrogazione all’amministrazione del Comune di Senigallia:
1) se il Comune risulta proprietario di immobili ricompresi fra quelli ricadenti negli obblighi contributivi nei confronti del Consorzio di Bonifica Marche;
2) se il Comune è stato destinatario di avviso di pagamento del contributo per gli anni 2014 e 2015 e per quali importi;
3) se gli Uffici e l’Amministrazione hanno ritenuto necessario un approfondimento istruttorio al fine di verificare la piena legittimità della costituzione del Consorzio obbligatorio e del contributo;
4) se, anche sulla base del quadro giuridico, normativo e giurisprudenziale sopra descritto e viste le implicazioni economiche per l’Ente e/o per i cittadini della contribuzione prevista, ritengono pienamente legittimi la costituzione del Consorzio obbligatorio di Bonifica delle Marche ed il contributo richiesto;
5) quali azioni intendono mettere in campo, anche agli esiti delle verifiche e degli accertamenti necessari per evadere le richieste ed i quesiti di cui ai punti precedenti;
6) quale sia il numero dei consorziati ricadente nel territorio comunale di Senigallia;
7) se il Comune di Senigallia ha informato i consorziati del territorio di sua competenza sull’organizzazione delle elezioni delle assemblee e delle varie cariche assembleari e amministrative attivando i necessari canali di informazione (manifesti, pubblicazione sull’albo pretorio, etc.);
8) se l’amministrazione comunale abbia verificato la situazione patrimoniale dei tre consorzi la cui fusione generato l’attuale Consorzio di Bonifica ed eventuali esposizioni bancarie di quest’ultimo;
9) di chi era la competenza della manutenzione dei corsi d’acqua prima che venisse delegata al Consorzio e a chi spettava (e spetta ora) la vigilanza sul corretto adempimento agli obblighi di cui al citato art. 868 del Codice Civile.
I consiglieri comunali MoVimento 5 Stelle-Riccardo Mandolini e Marco Bozzi
-Nella foto della Redazione un impianto irriguo del Consorzio di Bonifica Marche
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