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PD Senigallia: “Isolato nella sua iniziativa referendaria il leader di Possibile”

Esecutivo e coordinatori locali rincarano la dose: "Neppure avversari del Governo hanno appoggiato l'azione di Civati"

La Tavernetta sull Aia - Ristorante a Monterado di Trecastelli
21 giugno 2015, Roma: presentazione del movimento "Possibile": Beatrice Brignone a fianco di Giuseppe Civati

L’evidente e prevedibile flop della raccolta firme per i referendum proposti dall’onorevole Civati, merita almeno una riflessione politica in particolare quanto al dato del fallito coinvolgimento di quelle diverse formazioni politiche e sociali che, pur condividendo la contestazione all’azione del governo Renzi, hanno comunque scelto di non appoggiare l’iniziativa isolata del leader di “Possibile”.

E’ risultato quindi chiaro a tutti che, al di là di qualche posizione personale, dal fronte opposto al Governo non si è voluto riconoscere il ruolo e soprattutto l’azione politica promossa da Pippo Civati e dal suo gruppo.

Il PD ritiene ancora una volta di essere in piena sintonia con la maggioranza delle cittadine e cittadini italiani che hanno scelto di non sostenere con la firma l’iniziativa referendaria.

Il Partito Democratico, storicamente abituato all’utilizzo delle piazze, non condivide il metodo proposto per affrontare le questioni indicate dai quesiti del referendum: strumento che, se usato in modo reiterato come è accaduto anche troppo spesso, non raggiunge l’obiettivo e quindi allontana la gente dalle Istituzioni.

Il PD locale affronta le questioni a partire da pubblici dibattiti e sul tema delle trivellazioni in Adriatico propone un confronto il 16 ottobre prossimo all’Auditorium San Rocco alle ore 17.30.

Il Partito Democratico sostiene il premier Renzi e il suo Governo. Questi continueranno con forza e coerenza nella strada riformatrice con un’azione costante che oggi sta finalmente consentendo al Paese di uscire dalla più pesante crisi del dopoguerra.

Ci si augura comunque che su questi temi si trovino i luoghi appropriati per discutere anche a Senigallia, ricostruendo quel normale confronto politico che purtroppo oggi sembra sfumare su speciose questioni individuali.

Ci si augura anche che sia sempre più riconosciuto il ruolo e il valore delle Istituzioni parlamentari e quindi il valore del lavoro in Aula degli eletti, senza il prevalere di visioni personalistiche che portino a valutazioni di merito a corrente alternata.

L’esecutivo e i coordinatori dei Circoli PD Senigallia

Commenti
Solo un commento
O. Manni
O. Manni 2015-10-03 13:58:15
"Ripetete una bugia cento, mille, un milione di volte e diventerà una verità" diceva Goebbels, quando era a capo della propaganda nazista. Così, tra le righe di questo comunicato del PD cittadino, diventa impossibile non notare come si passi direttamente dalla squalifica di Civati alla "maggioranza di cittadini in piena sintonia" con lo stesso PD. Una fallacia in termini di logica, grossa come una casa, dal momento che é proprio sotto la pressione ricevuta dai tanti movimenti di cittadini, compreso quello di Civati, che alla fine i Governatori del PD (pallottoliere del consenso alla mano) hanno portato il loro fondo schiena a presentare, per esempio i referendum sulle trivelle. La classica logica del palazzo partitocratico con dentro tromboni di vario genere...Quella che fa leggi infami, ti ignora o rema contro quando vuoi cambiarle, ma superata la massa critica delle persone che protestano, salgono sui carri del cambiamento. Lorsignori si fanno la domanda è si danno la LORO risposta quindi, perfino sul perché i cittadini si sono stancati e si sono allontanati dall'istituto referendario. Vaneggiano sul raggiungimento dell'obiettivo della raccolta, certo, ma mica ve lo vegono a dire che hanno quadruplicato il numero di firme necessarie per presentare quesiti referendari (da 500.000 firme a 2.000.000) già dal prossimo settembre 2016. Mica ve lo vengono a dire che puntualmente, il risultato del referendum che impone loro l'abrogazione della legge, grazie ai tromboni sanguisughe di cui sopra, la legge viene riscritta pari-pari con la modifica di parole e punteggiatura, affinché nulla cambia. E siete talmente tanto "storicamente abituati all'utilizzo delle piazze", che un giorno fate appendere bandiere della pace in Municipio o manifestate scalzi per gli immigrati, e quello dopo, per interessi smaccatamente politici e di potere, fate sdoganare insulti razzisti (orango) in Senato. Insulti peraltro rivolti a Ministri del vostro governo, oltre che membri del vostro partito. Sfacciati ed ipocriti del "tutto é sacrificabile" quando si tratta di mettere le mani sulla "robba", vero? Ci si augura, ci si augura...Ma siete sempre gli stessi "balenabianchisti" di sempre. Il solito ed imperterrito "Giano Bifronte", che malfunziona per giunta. Ci si augura? Io mi auguro..! Mi auguro che gli italiani aprano gli occhi e si rendano conto di che tipo di gentaglia siete!
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