Visite medico-sportive, Paradisi torna all’attacco
"Tanti giovani atleti non possono praticare attività agonistica: chi paga per questo colossale disservizio?"
Il consigliere comunale Roberto Paradisi torna sull’argomento delle visite medico-sportive interrotte perché il medico del servizio Asur è in malattia. E lo fa da cittadino dopo aver chiamato l’ufficio igiene e prevenzione lamentando che molte visite mediche per l’attività sportiva saltano perché c’è solo un medico ed è in malattia.
“Se il Cup ha il suo numero verrà contattato e direzionato al centro Senasport che è convenzionato con noi. Comunque chiami direttamente Senasport” risponde l’addetta. Ma al centro privato dicono di aver ultimato i numeri della convenzione e che quindi bisognerà pagare la tariffa di 60 euro. Aggiungono: “stiamo ricevendo tantissime telefonate di coloro ai quali è saltata la visita alla Asur ma, in questo momento, non possiamo più fornire il servizio convenzionato gratuito”.
Informato l’ufficio igiene e prevenzione, la telefonata viene dirottata verso il responsabile dott. Fiorenzuolo che però non risponde. Lamenta allora Paradisi: “Nessuno si assume responsabilità, nemmeno di rispondere. E della visita medica che salta nessuno più si interessa. Si chiama interruzione di pubblico servizio. Il direttore Bevilacqua dovrebbe conoscere bene la situazione visto che nulla aveva fatto quando aveva diretto il nostro distretto per questo gravissimo disservizio delle visite medico-sportive e nulla sta facendo oggi. Intanto una fetta importante della giovane città sportiva non può fare attività agonistica. Qualcuno pagherà per questo colossale disservizio?“
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