Arrestato per droga a Senigallia, pure imprenditori e professionisti tra i clienti
La Polizia fornisce i dettagli sull'arresto del trentacinquenne M.A., fermato venerdì 25 settembre
Imprenditori e professionisti nella lista dei clienti di M.A., l’uomo classe 1980 arrestato venerdì 25 settembre dalla Polizia per traffico di droga.
A sostenerlo sono stati gli stessi uomini del Commissariato di P.S. di Senigallia, che nel corso di una conferenza stampa lunedì 28 settembre hanno spiegato i dettagli dell’arresto dell’uomo, nato a Jesi, residente a Vaccarile di Ostra ma con un domicilio nel senigalliese, non lontano dal Parco della Pace.
Ed è stato proprio in quella zona che M.A. è stato fermato venerdì: “l’operazione si inserisce nell’ambito di un’articolata attività partita nei mesi scorsi, volta a contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti nei luoghi frequentati dai giovani – spiega il dirigente del Commissariato di P.S. Agostino Maurizio Licari -. Così siamo giunti a M.A., soggetto molto conosciuto a Senigallia (dove per un periodo ha gestito pure un locale sul lungomare, n.d.r.) e già con piccoli precedenti legati a questioni di droga. Nel momento in cui è stato fermato per un controllo, poco fuori dalla sua abitazione senigalliese, M.A. ha tentato di disfarsi di un involucro contenente tre grammi di cocaina”.
“Successivamente – continua Licari – nel corso della perquisizione nella sua abitazione, sono stati complessivamente trovati (vedi foto) quasi 140 grammi di cocaina purissima, per un valore di almeno 15.000 euro, 7,5 grammi di hashish, un coltello per tagliare la droga, tre telefoni cellulari (attraverso i quali le forze dell’ordine potrebbero giungere agli abituali assuntori), una foglia, che analizzeremo, e 690 euro in contanti. In un primo momento M.A. ha mentito sul luogo di domicilio e ha tentato di ridimensionare il tutto, per poi sostenere che la sua attività fosse legata al bisogno di ottenere denaro per consumare a sua volta droga”.
“Riteniamo – conclude il Commissariato – che la cessione dello stupefacente avvenisse sia in casa che all’esterno, in luoghi tipo il Parco della Pace e che tra la vasta clientela vi fossero professionisti ed imprenditori”.
Per M.A., dopo esser stato rinchiuso nel carcere di Montacuto a disposizione dell’autorità giudiziaria, è arrivata infine la convalida dell’arresto e l’applicazione degli arresti domiciliari.
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