Richiamo elettronico vietato rinvenuto dalla Forestale sul tetto di una casa a Senigallia
Denunciato bracconiere, sequestrate armi, munizioni e richiami elettronici vietati: operazioni anche nel sud Marche
Nel territorio del comune di Senigallia, un bracconiere aveva posizionato un richiamo illecito sul tetto di una casa: il dispositivo, acceso durante la notte, ha richiamato numerosi animali alcuni dei quali sono stati abbattuti alle prime ore dell’alba.
Ma l’escamotage non è riuscito ad evitare al bracconiere la denuncia. Gli uomini del Corpo Forestale dello Stato di Senigallia, appostati per tutta la notte nella zona in cui era stato sistemato il richiamo, hanno sorpreso e deferito il cacciatore di frodo alla competente Autorità Giudiziaria di Ancona. L’uomo rischia la sospensione della licenza di caccia e una pesante sanzione.
Sequestrate dai forestali armi, munizioni, selvaggina ed il richiamo elettronico illecito, recuperato poi dai Vigili del Fuoco sullo scivoloso tetto dell’abitazione di campagna.
Operazioni analoghe sono state svolte dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato nel sud delle Marche, coinvolgendo forestali delle stazioni di Ascoli Piceno, Castignano e Amandola, cogliendo anche qui altri risultati nell’ambito dell’antibracconaggio.
L’utilizzo dei richiami vietati continua ad essere, malauguratamente, una piaga ancora molto diffusa in tutte le Marche, fanno sapere dal Comando Regionale del Corpo Forestale dello Stato, pur essendo severamente vietata dall’Unione Europea e sanzionata penalmente dalla normativa nazionale.
L’attività dei forestali è resa sempre più difficile dalla furbizia dei bracconieri, che ricorrono ad astuzie sempre più sofisticate per evitare denunce e controlli.
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