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Paradisi alla Vezzali: “Tira di fioretto che il confronto democratico non sai cosa sia”

Il consigliere di Unione Civica: "La capacità dialettica è più importante della capacità di vincere con una stoccata"

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Autonoleggio Mariotti Senigallia
Roberto Paradisi

Valentina Vezzali, tra una stoccata e un’altra anche in siparietto con il sindaco Mangialardi, ha trovato il tempo di depositare addirittura un’interrogazione parlamentare dimostrandosi scandalizzata del fatto che, nel nostro Paese, vi siano forze politiche che possano esprimere idee diverse dalle sue (anche se, ad oggi, non tutti hanno ben compreso l’universo culturale nell’ambito del quale si muove la Vezzali).

E così, tra l’indignato e il fumoso, si è rivolta al ministro Giannini per sapere se sia a conoscenza dei “gravi fatti occorsi davanti alla scuola primaria “Rodari” di Senigallia“. Un fatto di sangue particolarmente cruento? Una devastazione della scuola per motivi ideologici? Macché. Il grave fatto, per cui secondo la schermitrice iesina avrebbe dovuto essere informata (magari dall’Intelligence) il Ministro, è la pacifica distribuzione di un volantino formato A4 della Lega Nord.
Solo ai più maliziosi potrebbe sembrare un becero e grottesco esempio di “stoccata” all’insegna del più cupo provincialismo. La Vezzali, che il provincialismo non sa cosa sia, ha le idee chiare: il Ministro deve sapere poiché la Lega voleva intimorire le famiglie parlando della presenza di “studi di genere” nei programmi ministeriali. Altro che legittima interpretazione di una norma ambigua (ancora tutta da comprendere, peraltro). Secondo la Vezzali, siamo di fronte rispettivamente: al delirio, allo “sgradevole“, al “deviante” e al “propagandistico“.

Cara Valentina, la penna non ti si addice. E nemmeno la dialettica, che coloro che inventarono le prime gare olimpiche di scherma (i greci Valentina, i greci!), ritenevano più importante della capacità di vincere una gara con una buona stoccata. E la dialettica era innanzitutto rispetto delle idee avversarie. Chi aveva la capacità oratoria e argomentativa si imponeva sull’avversario, senza il tintinnio delle manette della censura e senza correre dal potente di turno per azzittire il prossimo.
Valentina, torna al fioretto. E fai un fioretto per gli elettori: parla di sport e lascia perdere il confronto democratico su temi delicati. Non sai ancora cosa esso sia.

Commenti
Ci sono 4 commenti
Gnagnolo
Gnagnolo 2015-09-24 08:01:05
Fondamentale contributo di Paradisi, ne sentivo la mancanza. Ho passato notti insonni aspettando la lezioncina di dialettica democratica e di rispetto delle idee avversarie.
O. Manni
O. Manni 2015-09-24 12:22:37
Tipo che per dire alla parlamentare un semplice quanto sintetico, "Valentina, non esagerare" o un "Valentina, stai tranquilla...Son ragazzi!", si è arrivati addirittura a scomodare i classici greci. Boh...Vabbè. Probabilmente bastava un tweet, o un sms. Ad ogni modo, il contributo di Pradisi, o il livello della discussione, non si è alzato di un solo millimetro. Non una sola parola spesa per fornire un'opinione di merito sugli argomenti. Tutta retorica e nient'altro, usata per rispondere o sbertucciare una parlamentare, che discutibile quanto si vuole, non ha fatto altro che esercitare le sue funzioni con un'interrogazione al Ministro. L'unica cosa degna di nota riguardo a questo intervento di Paradisi, è che finalmente ne abbiamo trovato uno che chiama le cose con il loro nome. Ossia "Studi di genere"...Peccato solo che legaioli, fuffologi, ed oroscopisti vari non abbiano mai usato quei termini, nemmeno nel loro volantino. "Ideologia" o "Cultura", semmai. Per cui il problema non è che la Vezzali abbia interrogato Giannini in quanto "la Lega voleva intimorire le famiglie parlando della presenza di 'studi di genere' nei programmi ministeriali". No...La Lega voleva intimidire i genitori e le famiglie degli alunni della Rodari - e lo ha anche fatto, altrimenti non staremo qui a cianciare - millantando una "Cultura Gender" e chissà cos'altro, in onore al classico repertorio che viene utilizzato in questi casi dai legaioli dalla brillante "capacità dialettica" e dalle spiccate capacità nel "confronto democratico" ("Olio di ricino a Gabrielli", ed "orango" alla Kyenge...Tanto per ricordare a Paradisi in che contesto "culturale" si muovono i suoi amici leghisti e di che "idee avversarie" si sta parlando).
Paperinik
Paperinik 2015-09-24 13:15:04
E meno male che Paradisi e la Lega esistono, almeno c'è qualcuno che rompe l'indottrinamento della becera e ignorante sinistra, che poi oggi di sinistra non ha più niente (povero Berlinguer...), ma ha tanto di SINISTRO!
O. Manni
O. Manni 2015-09-24 13:35:43
Abbiamo già appurato che non esiste nessun tipo di indottrinamento o propaganda in merito agli studi di genere, ma programmi ministeriali per educare i ragazzi a ben altre cose. Se poi partiamo dal presupposto condivisilissimo che l'indottrinamento o la propaganda nelle scuole non debba esserci mai, abbiamo di fronte a noi un esercito di ipocriti, incoerenti, beceri ed ignoranti. Perché o si denuncia SEMPRE l'indottrinamento e propaganda, o non lo si fa MAI. Denunciarlo quando ci sta bene e non quando tocca i nostri interessi politici, ideologici ed economici, è appunto da cialtroni. Dunque avanti e ben vengano le denunce di Paradisi, della Lega o di chi volete voi - sinistra, destra, sotto e sopra - su tutti i tipi di indottrinamento e propaganda. Un esempio? Questo: http://www.senigallianotizie.it/1327375685/il-volontariato-entra-nelle-aule-del-liceo-medi-di-senigallia Perché, nessuno denuncia la propaganda all'interno di una scuola da parte di un'associazione di chiaro stampo confessionale, antiabortista e finanziata dalla CEI? Si straparla di un'inesistente propaganda ed indottrinamento GHEI o GIENDER nelle scuole, e si tace sul resto. Cialtroni, appunto.
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