Manifestazione a Bologna contro Forza Nuova, senigalliese ai domiciliari
Per un altro giovane di Senigallia disposto invece l'obbligo di dimora: i fatti contestati si riferiscono all'ottobre 2014
Ci sono pure due senigalliesi tra le persone colpite da misure restrittive martedì 22 settembre in seguito alla manifestazione svoltasi il 18 ottobre 2014 a Bologna contro Forza Nuova, preceduta da una contestazione a BankItalia durante la visita del governatore Ignazio Visco.
Christopher Ceresi, senigalliese di 24 anni, attivista del gruppo Làbas, è finito agli arresti domiciliari assieme a Roberto Cipriano, (attualmente all’estero, dunque la misura non è stata eseguita) e a Gianmarco De Pieri, storico esponente del centro sociale bolognese Tpo: quest’ultimo era già stato raggiunto nei giorni scorsi da un divieto di dimora, emesso da un altro Gip, per essersi opposto allo sgombero di una palazzina occupata; la decisione aveva determinato prese di posizione nel centro-sinistra non solo bolognese, con diversi esponenti di spicco che avevano espresso la loro solidarietà.
Disposto invece l’obbligo di dimora nel Comune di residenza per altre tre persone: Domenico Mucignat, 48 anni, del Tpo, Luigi Roggero, 42 anni, del collettivo Hobo e Tommaso Cingolani, ventiduenne senigalliese di Làbas.
Secondo l’ordinanza del giudice, “quella che poteva essere una manifestazione di protesta, pur non autorizzata, si è trasformata in un tumulto”: negli scontri nei pressi di piazza San Domenico – dove si teneva il presidio di Forza Nuova – rimasero feriti con prognosi varie diversi membri delle forze dell’ordine.
Le accuse per i coinvolti vanno dalla resistenza alle lesioni, dalla violenza privata alla manifestazione non autorizzata.
Solidarietà agli attivisti è stata espressa dal Tpo e da Làbas, che in un comunicato sottolineano: “consideriamo questo uso politico delle misure cautelari un attacco, non solo alla libertà personale dei nostri compagni, ma a quella parte di città che prova con generosità e mettendosi in gioco a dare delle risposte reali nella crisi sociale e di diritti che stiamo vivendo”.
-Immagine in evidenza dell’inizio del corteo bolognese tratta dal quotidiano La Repubblica-Bologna (sito).
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