Senigallia, a Pane Nostrum una storia diventata internazionale
Filiera del pane: la farina Manitaly 'scalza' la famosa Manitoba. Nel pomeriggio show cooking di Uliassi
Parte da questa terra la storia diventata internazionale e raccontata a Pane Nostrum. Una farina dal nome Manitaly che sta sostituendo la famosa “collega” canadese Manitoba, la più utilizzata al mondo. Ad arrivare a questo grande risultato è stato il Molino Mariani di Barbara che, tre anni fa, ha creduto in un progetto che ora è realtà.
La Manitaly è una farina, brevettata nel 2014, che presenta le stesse caratteristiche della Manitoba, ma è fatta con grani italiani, “Made in Marche”. La ricerca è iniziata nel 2012 e dopo due anni sono stati trovati tutti gli elementi e gli equilibri che hanno permesso di raggiungere questo ambizioso traguardo, basato su tre capisaldi: la salute, l’ambiente e la qualità.
Già, perché non utilizzare la farina Manitoba significa controllare tutta la filiera, in particolar modo la materia prima, quindi garantire la qualità, e non impiegare le navi container che arrivano dal Canada. E oggi, la Manitaly viene utilizzata in molte zone d’Italia ed esportata all’estero: in Canada, a Dubai e ad Hong Kong.
La qualità, la scelta etica e sostenibile sono i temi fondanti di questa quindicesima edizione di Pane Nostrum. Tematiche che vengono affrontate anche domenica mattina, 20 settembre, alle 10 nel cortile della biblioteca comunale con l’associazione Lievito Naturalmente. Durante l’incontro si discute della realtà dei grani antichi biologici e, a seguire, delle intolleranze al glutine con la biologa nutrizionista Chiara Picardi.
Tra i laboratori, interessante quello promosso dall’associazione italiana celiachi che, nel proprio stand, con lo chef Filippo Scalese propone Mani in pasta senza glutine. Alle 11.15, invece, in piazza Del Duca c’è l’ultima occasione per partecipare all’attività di degustazione sensoriale promossa dall’INAP: come degustare il pane utilizzando tutti i sensi.
La star del pomeriggio è lo chef Mauro Uliassi con il suo show cooking, alle 17 (prenotazione obbligatoria, costo 20 euro a persona). Il menù, a base di pesce, è da non perdere: tagliatelle di seppia con pesto di alga nori, sandwich di triglie pecorino e verza e stoccafisso mantecato e tortino di patate.
A seguire il maestro panificatore Antonio Cipriani offre preziosi consigli su come preparare il pane, con replica alle 21 (prenotazione obbligatoria, costo 10 euro a persona), mentre dalle 16 alle 19 nei giardini della Rocca Roveresca ci sono gli amici della fattoria. Si parla di cultura alle 18.30 nel cortile della biblioteca comunale con Anna Pia Giansanti che mostra Le raffigurazioni del cibo nella storia dell’arte, mentre nello stesso spazio alle 21.30 c’è il film, ad ingresso gratuito, Cous Cous.
Gli stand, l’area vendita del pane nei pressi dei forni a cielo aperto e lo street food da chef rimangono aperti tutti il giorno fino alle 23.
Anche domenica, dalle 21 alle 24, rimane aperta la Pinacoteca Diocesana di arte sacra dove poter curiosare come viene lavorato e preparato il pane per l’Eucarestia.
Pane Nostrum, la Festa internazionale del pane, è organizzata e promossa dal Comune di Senigallia, da Confcommercio Marche Centrali e C.I.A – Confederazione Italiana Agricoltori – e con il contributo della Camera di Commercio di Ancona che lo ha inserito all’interno degli eventi del Presidio diffuso Macro Regione Adriatico-Ionica e Blue Economy. Info: segreteria organizzativa dell’evento, tel. 346 0684236 – pane.nostrum@libero.it.
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