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“Scatto flessibile” apre la rassegna del Musinf sui circoli fotografici delle Marche

Appuntamento al museo di Senigallia previsto per venerdì 18 settembre

Incontro al Musinf di Senigallia

L’incontro di venerdì sera (18 settembre, Ndr) al Musinf apre la rassegna dei circoli fotografici delle Marche, coordinata da Gioacchino Castellani. Il circolo fotografico anconetano è nato nel 2008 come sezione del Circolo Ricreativo Università di Ancona per iniziativa di Gianni Plescia. E’ stato, infatti, il corso di fotografia organizzato e tenuto dallo stesso Plescia che ha dato avvio alla formazione di un gruppo di appassionati di fotografia che hanno iniziato a svolgere la sua attività all’interno del Crua. L’anno successivo, 2009, il gruppo è stato riconosciuto dal direttivo del Circolo che ha costituito al suo interno la sezione fotografica con il nome Scatto flessibile.
Negli anni il numero degli affiliati alla sezione fotografica è quadruplicato anche grazie alle varie iniziative proposte dalla sezione stessa, tra cui corsi, mostre, convegni.

Gioacchino CastellaniIl sodalizio fotograficoScatto Flessibileè nato come sezione all’interno del Circolo Ricreativo Università di Ancona grazie ad un gruppo di amici accomunati dalla stessa passione: la fotografia. Con una premessa “Nessuno degli iscritti è un professionista del settore, ma ognuno di loro ha qualcosa da esprimere e le immagini rappresentano il loro veicolo espressivo. Il nome del gruppo non vuole solo indicare o ricordare un componente meccanico della fotografia, ma vuole innanzitutto esprimere un concetto. Ogni componente del gruppo esprime il proprio io in una maniera unica ed originale ed è all’interno del gruppo che le persone più diverse per attitudini, passioni, interessi e propensioni si ritrovano con lo scopo di condividere non solo immagini, ma fotografie, cioè quel componente che si aggiunge alla semplice immagine e che racchiude tutte le nostre personalità. Scatto Flessibile vuole quindi esprimere, oltre alla passione per la fotografia, l’apertura a nuove forme di espressione fotografica, arricchendosi grazie a quelle differenze che in alcuni casi sono distanze, ma nella maggior parte delle occasioni sono confronto costruttivo: un fotografo oltre ad effettuare uno scatto deve avere anche la flessibilità di comprendere“.

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