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Liste d’attesa nella sanità, M5S presenta una mozione al Consiglio comunale di Senigallia

Stefania Martinangeli: "si rispettino i tempi previsti dalla legge"

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Ambulatorio, sanità, servizio sanitario, ospedali

Già dallo scorso aprile, in un incontro aperto alla cittadinanza, tenutosi a Senigallia presso l’Hotel Mastai, alla presenza di un relatore di grande levatura, il Dott. Roberto Amici, presidente del Tribunale della Salute, il Movimento 5 Stelle affrontava una tematica di grande attualità ed interesse per tutti i senigalliesi, che negli ultimi anni hanno dovuto assistere al progressivo smantellamento di molti servizi socio-sanitari locali.


Tra i “temi caldi” oggetto di domande del pubblico, numeroso e partecipe, si era parlato, in particolare, dei tempi d’attesa, incredibilmente lunghi, per ricevere visite specialistiche o esami diagnostici o strumentali.
In proposito, con le delibere di Giunta Regionale n.1040 del 18.07.2011 e n.1 del 07.01.2014, la Regione Marche ha approvato il “Piano Regionale di Governo delle Liste di Attesa” e le “Linee di indirizzo per il Governo dell’erogazione delle prestazioni di specialistica ambulatoriale per la garanzia del rispetto dei tempi massimi di attesa”.
Nei due atti citati vengono stabiliti tempi massimi di attesa per la prima erogazione di visite specialistiche e prestazioni diagnostiche e vengono individuati anche precisi doveri a carico dei soggetti prescrittori, del Servizio Sanitario e dei soggetti erogatori. Si tratta, nello specifico, di 14 visite specialistiche e 29 prestazioni diagnostiche che debbono essere garantite quando il paziente ha il primo contatto con la struttura sanitaria, con esclusione delle prestazioni di controllo e screening (come previsto nella tabella allegata alla Mozione del Movimento 5 stelle).

Secondo le norme vigenti il medico prescrittore deve obbligatoriamente specificare sull’impegnativa se si tratta di una prima visita o di un controllo e – nel primo caso –  indicare la classe di priorità (U= urgente, B= breve, D= differibile, P= programmata, come descritto nelle  Delibere di Giunta Regionale citate).
Per le prestazioni, le visite e gli esami strumentali individuati nelle classi di priorità “B” e “D”, purché correttamente indicati dal medico prescrittore, viene invece assicurata la garanzia dei tempi di attesa, ma solo nel caso in cui il cittadino non rifiuti la prima data utile nelle strutture individuate all’interno dell’Area Vasta dai Programmi Attuativi Aziendali (PAA).

Qualora le strutture individuate non siano in grado di assicurare le prestazioni per le quali c’è l’obbligo di garantire i tempi massimi di attesa, queste saranno erogate ricorrendo alla libera professione, ovvero ricorrendo all’acquisto di prestazioni da privati accreditati, ponendo a carico del cittadino – laddove dovute – solo le quote di partecipazione alla spesa (ticket sanitario). La differenza sarà completamente a carico delle strutture sanitarie.

Ed è per questo che, facendo seguito alle iniziative in merito già portate avanti dal Movimento 5 Stelle di Jesi e di Fano, il 9 settembre scorso abbiamo protocollato una mozione sulle “Liste d’attesa per prestazioni sanitarie”, che è stata posta all’OdG del Consiglio comunale del 15 settembre.

Con tale mozione andremo ad impegnare il Sindaco, la Giunta e gli uffici:
– a promuovere una campagna informativa efficace ed adeguata, volta a far conoscere ai cittadini i loro diritti e quali sono altresì i doveri dei soggetti interessati ai fini delle prescrizioni, le prenotazioni e l’erogazione delle prestazioni sanitarie;
– a procedere ad una attenta ricognizione della situazione ed a verificare la sussistenza del pieno rispetto dei tempi di legge per le liste di attesa, per le modalità di prenotazione delle prestazioni, e la piena ottemperanza a tali norme da parte di tutti i i soggetti coinvolti;
– a procedere, agli esiti delle ricognizioni di cui al punto precedente, a verificare quali azioni intraprendere al fine di garantire ai cittadini il pieno rispetto dei propri diritti;
– a verificare, altresì, la procedibilità anche di azioni di natura giudiziaria, stragiudiziale, ordinanziale o di altro tipo eventualmente implementabili per segnalare, nelle sedi competenti. possibili responsabilità rilevate e per favorire, nel caso, il delinearsi di una situazione pienamente conforme alle vigenti norme.

L’approvazione di tale mozione da parte del Consiglio comunale di Senigallia è fortemente auspicabile, costituendo la stessa un impegno per il Sindaco e la Giunta assolutamente conforme a quelle che sono gli “Obiettivi sanitari del Enti del SSR per l’anno 2015” definiti dalla nuova Giunta della Regione Marche,  con sua DGR N. 665 del  07/08/2015.

 

Stefania Martinangeli
Consiglieri Cgc. Movimento 5 Stelle-Vicepresidente IV° Commissione

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