A Senigallia si parla di gender, tra libertà e discriminazione di genere
L'Associazione Merope: "c'è molta confusione in merito, frutto di stereotipi e informazione superficiale"
Al via gli incontri sul “gender”. A Senigallia 30 partecipanti di 9 diversi Paesi per parlare di libertà e diritti. Parità di genere, violenza di genere, discriminazione di genere, teoria del gender…
Chiunque navighi in internet si sarà imbattuto prima o poi in queste parole senza capirne a pieno il significato. C’è molta confusione in merito alle questioni di genere, frutto di un’informazione superficiale che spesso crea disagio o addirittura timore nei confronti di questa tematica.
Gender…let’s talk! è uno dei pochi progetti italiani sul tema. Promosso dall’APS Merope e realizzato grazie ai fondi dell’Unione Europea, è stato concepito e messo in atto in un anno di lavoro serrato in collaborazione con progettisti spagnoli, palestinesi e francesi. Nel progetto sono coinvolti 30 partecipanti, provenienti da nove diversi paesi (Palestina, Islanda, Estonia, Portogallo, Spagna, Italia, Marocco, Armenia e Finlandia), molti dei quali educatori, insegnanti o youth workers. I lavori hanno avuto inizio sabato 12 settembre presso l’Hotel Trieste a Senigallia e continueranno fino al 20 settembre prevedendo, tra l’altro, anche visite alla casa editrice pesarese Settenove, esempio virtuoso di editoria contro gli stereotipi di genere, al Centro Antiviolenza Provinciale Parla con Noi di Pesaro e all’Associazione Percorso Donna entrambi attivi nella lotta contro la violenza di genere e punti di riferimento per le vittime di abusi.
Cosa è maschile e cosa è femminile? È la natura o la cultura che distingue i generi ? I generi sono solo due? Ci sono attività “da uomini” e attività “da donne” ? Lo scopo del corso non è trovare una risposta a queste domande, ma attirare l’attenzione su quanto gli stereotipi condizionino il modo di pensare e di porsi nei confronti degli altri. L’obiettivo è educare al rispetto delle diverse opinioni e modi di essere, avendo consapevolezza dei propri limiti e criticità.
I partecipanti hanno modo di conoscersi e entrare in relazione attraverso attività ispirate al principio dell’educazione non formale: attraverso giochi, momenti di spiritualità, riflessioni personali e collettive. È un’occasione importante di incontro e dialogo tra culture tra loro molto distanti per storia, attitudini, costumi, istruzione e religione. I risultati di questo lavoro verranno diffusi dall’Associazione Merope al termine del corso, attraverso conferenze cittadine e la diffusione di materiali che raccolgono i temi trattati e il punto di vista dei paesi stranieri.
La questione del genere è soprattutto una questione di diritti umani, di consapevolezza di sé e di accettazione dell’altro.
Come associazione siamo felici di contribuire al dialogo tra i paesi e orgogliosi di aver portato un progetto di respiro europeo nella realtà in cui operiamo, la città di Senigallia.
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