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Canestrari replica: “Attenti al minutaggio e agli investimenti economici”

Il consigliere di FI torna a chiedere un'alternanza delle persone che gestiscono la Fondazione Città di Senigallia

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La casa protetta della Fondazione Città di Senigallia

Come consigliere comunale ringrazio vivamente la Fondazione Senigallia per la celere risposta, che tarda però ad arrivare ai normali cittadini, e per avermi ricordato le modalità con cui posso informarmi sulla situazione dei vari enti. Purtroppo chi mi risponde, con un comunicato a nome della Fondazione, non ha capito il senso delle mie dichiarazioni: chiedevo, come semplice cittadino, che le riunioni decisionali fossero realmente aperte a tutti i familiari degli ospiti della struttura e non solo ai pochi eletti, scelti per non disturbare l’iter amministrativo, deciso magari altrove (nelle sedi di partito?).

Ricordo che in materia di trasparenza amministrativa l’ente, anche se non richiesto, potrebbe utilizzare le stesse norme che dovrebbero utilizzare, anche se troppo spesso non accade, tutte le società e gli enti partecipati dai comuni, per semplificare le operazioni di controllo; perché se i vostri uffici sono sempre aperti, non tutti hanno il tempo e la disponibilità per documentarsi e ottenere risposte per quanto richiesto, perché le stanze decisionali sono sempre ben serrate.

Una risposta denigratoria nei miei confronti, ma questo non è un problema: accade sempre quando qualcuno centra il problema, di qualsiasi fazione o colore politico sia; ma la stessa denigrazione colpisce anche gli ospiti della Fondazione, che appare attentissima al minutaggio concesso a ciascun ospite. Forse vale la pena ricordare che la vita delle persone non deve essere pesata a minuti (che in questo caso potrebbero essere conteggiati su dei Rolex, vista la retta richiesta), ma con le reali necessità delle persone ricoverate, perché c’è chi necessita di più attenzioni e chi meno, o zero, in quanto risiede nella struttura in maniera autosufficiente, senza gravare su niente e nessuno.

Ringrazio ancora la Fondazione per aver ricordato l’importanza degli Operatori Socio Sanitari, che molte volte devono sopperire alle mancanze infermieristiche senza averne la competenze (basti guardare le competenze che la normativa assegna agli OSS), e ribadisco la necessità di considerare la carenza dell’assistenza infermieristica.

La Fondazione sottolinea quanto abbia a cuore gli ospiti della struttura. Lo stesso “amore”, aggiungo, non l’ha fatto mancare al Comune, con l’acquisto del Musinf, e si perpetua con gli investimenti economici sul cantiere “Orti del Vescovo”. Andrebbe anche ricordata la “scappatella” (visto che si parla di amori) con l’imponente cantiere di ristrutturazione della stessa residenza, senza mancare di accennare alla qualità con cui i lavori sono stati eseguiti.

Chiedo, forse invano, che venga convocata un’assemblea realmente aperta, o venga inviata a tutti una relazione con bilanci effettivi, investimenti, emolumenti e compensi, vista la vicinanza della scadenza di mandato di questo quinquennio, alle famiglie, altrimenti procederò alla richiesta di una conferenza dei capigruppo aperta, per la visone di tutta la documentazione.

Sindaco, la prego di accogliere queste piccole istanze, che vengono da un semplice consigliere ma scaturiscono da incontri e contatti con i famigliari dei pazienti che non vogliono esporsi per paura, come avvenuto in passato, di ripicche sui loro cari nella struttura, lasci un segno in questo suo ultimo mandato amministrativo.

Io credo nell’alternanza, non solo politica, ma anche delle persone, credo nella buona fede di queste e, come documentato anche da piccole cose, la Fondazione, con il clientelismo che si è incastonato in essa, avrebbe proprio bisogno di alternanza, ma soprattutto di competenza ed esperienza. Dia un segnale non andando a rieleggere persone, seppur in gamba, candidatesi alle ultime elezioni considerata la non eleggibilità, nella Fondazione, dei consiglieri comunali, credo non sia giusto nemmeno nominare persone che si erano messe appositamente in lista, quasi fosse un premio per il “sacrificio” offerto (e la dedizione manifestata?): abbiamo a che fare con persone, oltre che con ospiti paganti.
Grazie.

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