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Lutto a Senigallia per la morte dell’avvocato Riccardo Gramaccioni

Stimato per il suo impegno civile e culturale, aveva 97 anni. Il ricordo di Silvana Amati: "maestro per tanti"

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Avv.Riccardo Gramaccioni

Lutto a Senigallia per la morte dell’avvocato Riccardo Gramaccioni. L’uomo, conosciutissimo e stimato in città anche per il suo lungo impegno culturale e civile, aveva 97 anni.


Riccardo Gramaccioni era figlio di Enrico – scomparso nel 1973 – tra i principali esponenti dell’antifascismo senigalliese ed ex presidente del Cln locale.

Così lo ricorda la senatrice Silvana Amati: “l’avvocato, come tutti lo chiamavano, ci ha lasciati e non parteciperà più alla vita pubblica e sociale della città. Una presenza, la sua, discreta e colta, che ha sempre rappresentato una certezza per tutte e tutti.
La cortesia e la battuta pronta hanno costantemente accompagnato l’arguzia legata alla determinazione, dimostrata concretamente nelle situazioni più complesse.
Universalmente note l’abilità e la competenza nella professione, per le quali è risultato maestro a tanti”.

“Suo l’amore per la storia patria – continua la senatrice – , suo il costante e vivo contributo per la difesa della Costituzione, caposaldo di quella democrazia che lui, come suo padre, hanno contribuito a ripristinare a Senigallia contrastando il fascismo fino alla Liberazione.
Suo anche quell’amore per l’arte che lo vedeva attivissimo nel sostenere la conoscenza delle scoperte dell’archeologia oltre a buone cause, ancora da vincere, come quella di riportare la Madonna di Senigallia di Piero Della Francesca finalmente in città.  
In questo triste momento tutta la nostra comunità è vicina alla amatissima moglie, al figlio ed ai suoi cari”.

Commenti
Ci sono 2 commenti
stefano 2015-09-07 17:07:28
Sorprende, in negativo, come il Comune di Senigallia ,nella sua più alta espressione amministrativa, non si sia degnato di un pur scarno comunicato per ricordare una persona che per molti anni si è speso per il Bene del Comune e della Città. Una sorta di Damnatio memoriae che non fa certamente onore. stefano bernardini
pablo 2015-09-07 21:51:24
anche la signora Amati si guarda bene dal dire che era iscritto al Partito Socialista Italiano. Come se tra comunisti e socialisti ci fosse correttezza di rapporti spesso, invece, calpestata proprio da chi oggi dimostra di ignorare la realtà.
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