Senigallia Bene Comune: “riaprire lo sbocco laterale nel vecchio porto canale”
Il consigliere Giorgio Sartini presenterà una mozione: "avrebbe aumentato la portata di smaltimento delle piene del Misa"
“La chiusura dello sbocco verso la darsena nel vecchio porto canale è stata un errore e una mossa sciagurata”. Non usa mezzi termini l’ingegner Vito Macchia nel corso di una conferenza stampa convocata sul tema dalla lista civica Senigallia Bene Comune.
Sull’argomento, l’attuale consigliere comunale ed ex candidato sindaco della lista, Giorgio Sartini, annuncia di voler sottoporre al Consiglio Comunale una mozione, per “riaprire questo sbocco e a crearne di nuovi laterali, su entrambi i lati del vecchio porto canale, al fine di aumentarne la portata di smaltimento delle future ondate di piena del fiume Misa. Questo sbocco è stato soppresso al momento dei lavori al Porto, con una decisione della Giunta inizialmente non prevista. Chiederemo l’intervento della Procura, della Corte dei Conti e del Prefetto su questo aspetto”.
Secondo Senigallia Bene Comune, “il 10%-15% dell’ondata di piena del Misa – nel giorno dell’alluvione del 3 maggio 2014 – sarebbe potuto passare nello sbocco non più presente”: “secondo i miei calcoli, ipotizzando che verso la darsena potesse andare anche solo il 5% della massa d’acqua in arrivo – sottolinea l’architetto ed ingegnere Giuseppe Fornaroli – circa 600 abitanti del centro storico non sarebbero stati coinvolti. Si tratta di una differenza cospicua di potenziali vittime fra le persone che risiedono in centro, che possono essere coinvolte o meno da future alluvioni, a seconda che la piena trovi o non trovi sbocchi laterali nel tratto finale del vecchio porto canale”.
Allegati
Il testo della mozione e i suoi allegati possono essere consultati qui:
- Testo della mozione
- Allegato 1: parere Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
- Allegato 2: quadro riferimento progettuale
- Allegato 3: deliberazione giunta municipale 5° stralcio lavori
- Allegato 4: determina del dirigente del 06/12/2007
- Allegato 5: Decreto Legislativo 12 aprile 2006 n.163
- Allegato 6: DPR n.554 del 21 dicembre 1999
Se si riuscisse a regimentare le acque, con un bel fosso scolmatore munito di paratie mobili prima della confluenza Misa-Nevola, allora la quantità d'acqua che arriva a valle, anche includendo gli affluenti minori (fossi) sarebbe minore. Questo fosso scolmatore, dovrebbe essere ubicato tra Casine di Ostra fino a Passo Ripe. Non credo alle vasche di espansione, per una loro capacità limitata. A parte che si andrebbe a rovinare da un punto di vista agricolo, una pianura molto fertile. Leonardo Maria Conti
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