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Una foto di Massimo Marchini attira l’attenzione del noto gallerista Plantureux

Un'opera del fotografo senigalliese quotata 500 euro in Francia

Serge Plantureux

“Ancora buone notizie anche internazionali per la fotografia senigalliese, che è sempre in crescita” hanno annunciato con soddisfazione, nell’incontro al Musinf di venerdì 28 agosto, il prof. Bugatti, direttore del Museo e Giorgio Pegoli, coordinatore del corso di fotogiornalismo.

Infatti è arrivata in questi giorni una qualificata e significativa segnalazione internazionale per il fotografo Massimo Marchini. Una splendida immagine al collodio umido su alluminio di Marchini, cultore delle antiche tecniche di stampa fotografica, è apparsa in Francia nelle pubblicazioni della  prestigiosa libreria antiquaria e galleria di Serge Plantureux. Si tratta della fotografia intitolata “La table servie”, in omaggio a Niepce.

Con una quotazione, tra l’altro, di 500 euro. La foto di Marchini è apparsa insieme alla proposta di  alcuni rari e bellissimi originali di Orfeo Tamburi, uno dei maestri fondatori del Museo d’arte moderna di Senigallia. Serge Plantureux, laureato  in matematica, prima di dedicarsi a tempo pieno alla caccia grossa di immagini, ha insegnato matematica, negli anni Ottanta, al liceo francese Chateaubriand di Roma.

Il fiuto del detective non gli manca di certo. Al fiuto ha poi aggiunto un’approfondita conoscenza anche pratica della storia e delle tecniche fotografiche. Ultimamente ha sbalordito gli esperti ritrovando un’immagine, che immortala i pittori Van Gogh e Gauguin insieme ad altri amici. Si tratta di  un negativo al collodio stampato su cartoncino. Tra l’altro è la prima foto in cui Vincent Van Gogh e Gauguin appaiono insieme. Prezzo di partenza all’asta 150.000 euro.

“A Serge Plantureux” ha sottolineato il prof. Bugatti “si devono i “Cahiers de photografie “Nicephore”, tra cui quello con il rapport su Baudelaire e la fotografia”. Al Musinf contano di organizzarsi per programmare un incontro a Senigallia con Plantureux, per ascoltarne la notevole ed originale esperienza di libraio antiquario e gallerista, specializzato nella ricerca di fotografie, che oggi figurano in musei e in grandi collezioni private in tutto il mondo. Il suo  ritrovamento più noto è stato quello del  dagherrotipo che ritrae Alexandre Dumas da giovane, poi venduto nel 1999 al Musée d’Orsay per un milione di franchi. Ha ritrovato anche una foto di Lev Trotsky attribuita a Robert Capa, un negativo kodacolor che ritrae il cadavere di Che Guevara, la foto di Al Capone, che posa, giovanissimo,  con un gruppo di amici, l’autoritratto di Gustave Le Gray, uno dei primi pittori a occuparsi di fotografia e fondatore della Société française de photographie.

Naturalmente ha ritrovato anche una foto del poeta Charles Baudelaire, venduta al musée d’Orsay per 50.000 euro nel 2014. Nel suo studio a Montreuil ha raccolto centinaia di attrezzature fotografiche e migliaia di immagini scattate con le più svariate tecniche fotografiche.

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