Senigalliese titolare di un canile accusato di truffa per 35mila euro
L’uomo avrebbe percepito somme di denaro da 4 comuni per l'accudimento di cani già dati in adozione
E’ accusato di truffa per una somma complessiva di 35mila euro. A finire nei guai un senigalliese, F.P., le sue iniziali, titolare di un canile in Provincia di Ancona.
L’uomo avrebbe percepito indebitamente la cifra di cui sopra a danno di quattro comuni che pagavano le rette per cani che, di fatto, era già stati dati in adozione da mesi e non erano più presenti nella struttura.
Ad accertare la truffa sono stati gli uomini della stazione forestale di Senigallia. Tra i comuni truffati ci sarebbero Roseto degli Abruzzi, che avrebbe liquidato all’uomo fatture per un totale di 30mila euro, Ascoli Piceno, Cerreto d’Esi e Senigallia.
Ad aggravare ulteriormente la situazione dell’uomo, lo stato di incuria in cui riversavano gli animali: dai documenti acquisiti dagli agenti sarebbe emerso che almeno due cani sarebbero morti per non essere stati assistiti adeguatamente e altri venivano non alimentati regolarmente. L’uomo rischia fino a 5 anni di reclusione, pena prevista per il reato di truffa aggravata a danno di enti pubblici.
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