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Intervista ad Elisa Di Francisca: “La scherma come maestra di vita” -FOTO

La fiorettista italiana sulla spiaggia di velluto in occasione del Fencing Academy Marche

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Un commento
Elisa Di Francisca

In un paese dove gli sport nazionalpopolari sono ben altri (vedi alla voce ‘Calcio e motori’) riuscire a ritagliarsi uno spazio nei cuori degli sportivi italiani è un’impresa che da sola può essere equiparata ad una medaglia Olimpica. E’ il caso del movimento schermistico italiano: uno sport che nell’ultimo decennio ha registrato una crescita importante anche grazie alle imprese dei protagonisti e delle protagoniste che continuano a collezionare allori e medaglie.

Una delle sue rappresentanti attualmente più importanti sicuramente risponde al nome di Elisa Di Francisca, schermitrice italiana attuale campionessa olimpica in carica, sei volte Campionessa Mondiale e dieci volte Campionessa Europea tra individuale e prova a squadre solo per citare alcuni dei suoi trionfi.

La fiorettista italiana, in occasione del Fencing Academy Marche, ha fatto tappa sulla spiaggia di velluto: l’occasione Elisa Di Francisca con i ragazzigiusta per farle qualche domanda e tastare il polso all’attuale situazione del movimento sportivo italiano.

Quanto sono importanti per i giovani iniziative come il campus ‘Fencing Academy Marche’?

Importantissime, in primis per i ragazzi che hanno l’occasione di fare una full immersion in questo mondo vivendo un’esperienza formativa a 360°, non solo sportiva ma anche culturale, arricchita dal poter esercitarsi a fianco di figure che sono riuscite ad imporsi su scala mondiale. Poi, c’è l’aspetto altrettanto importante che riguarda la promozione del movimento scherma Italia: a Jesi abbiamo un polo che rappresenta un’eccellenza su scala mondiale di cui troppo poco si parla e che andrebbe promosso di pari passo con le bellezze della terra che lo ospita.

Esiste un’età giusta per iniziare ad avvicinarsi a questo sport?

Io ero giovanissima, 7 anni, venivo dalla ginnastica ritmica…prima ci si avvicina allo sport meglio è, non solo per le implicazioni agonistiche: lo sport e la scherma in particolare rappresentano una vera e propria palestra di vita; ci sono tantissime analogie! Gli insegnamenti, la disciplina, l’abnegazione che serve in pedana sono lezioni che possono essere applicate nella vita di tutti i giorni a prescindere dal livello in cui si pratica questa attività.

Elisa Di FranciscaSei fresca dell’oro a squadre vinto ai Mondiali in Russia: c’è una vittoria tra i tuoi tantissimi trionfi a cui sei particolarmente legata?

Difficile scegliere, l’Olimpiade ha un sapore a parte ma solitamente la vittoria più vivida, quella che ti rimane negli occhi è l’ultima: questa poi ha avuto una valenza speciale perché ottenuta contro la Russia, nostri grandi antagonisti in questo sport, un movimento in crescita che negli ultimi anni ci ha ‘privato’di figure di spicco (n.d.r: allenatori), poi vincere l’oro in casa loro ha sempre un sapore speciale.

Il prossimo obiettivo si chiama Rio de Janeiro?

Già, con le nuove regole sono solo due i posti in palio per il fioretto femminile…sarà durissima!Elisa Di Francisca

Quando ti sei avvicinata a questo sport chi era la tua figura di riferimento?

Giovanna Trillini! Appena smise di gareggiare, era il 2012, le ho chiesto di diventare la mia allenatrice.

Commenti
Solo un commento
leofax 2015-08-03 16:25:45
Ci vorrebbe una ragazza così come Assessore allo Sport!!
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