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Festival organistico, il via a Senigallia tra le note di Mozart, Vivaldi, Haendel e Bach

Bene l'apertura del festival 2015 alla chiesa del Portone. Giovedì 23 si va a Corinaldo

L'organista Paul De Maeyer alla chiesa del Portone per il primo concerto del Festival Organistico Internazionale "Città di Senigallia"

Ha preso il via giovedì 16 luglio la 14esima edizione del Festival Organistico Internazionale “Città di Senigallia”. Un avvenimento che da anni attira interesse e partecipazione per gli amanti del genere. Il caldo non ha frenato l’affezionato pubblico del Festival, che si è lasciato guidare dalle note dell’organista Paul De Maeyer, primo ospite di questa edizione, in un affascinante viaggio tra i grandi del 1700.

Il primo concerto è stato ospitato alla Chiesa del Portone, chiesa “madre” di questa manifestazione, ma come ha ricordato il parroco don Giancarlo Giuliani: “Il programma coinvolge non solo l’organo del Portone, ma si tratta di un Festival che cammina nella vallata“, sottolineando come le Chiese e gli organi coinvolti siano sempre parte di un territorio vasto, e soprattutto come quest’anno il Festival arrivi a toccare il Sud delle Marche, con la partecipazione di Civitanova Alta.

Si tratta di gustare la bellezza nella complessità“, ha continuato don Giancarlo, “passando dalla musica, la protagonista in assoluto, alla conoscenza dei borghi più caratteristici del territorio“; aspetto importante quest’ultimo, che ha ricordato anche il nuovo assessore alla cultura Simonetta Bucari, nel suo saluto al pubblico: “Il festival rappresenta un appuntamento importante per la stagione culturale di Senigallia, ma non solo, poiché con la musica è in grado di legare il Nord e il Sud della regione“.

La direttrice artistica del Festival, l’organista Federica Iannella, ha poi preso la parola presentando il programma di De Maeyer, individuando il filo rosso di questo primo concerto: si tratta di autori nati e vissuti negli stessi anni, ma rivolti musicalmente a pubblici diversi, quello dei teatri e quello delle cattedrali, differenza che emerge chiaramente durante l’esecuzione.

Il concerto si è aperto con Haendel e la sua Ouverture dall’Alexander Feast, un’ode realizzata per celebrare il giorno di Santa Cecilia; un’esecuzione, quella del maestro, che ha fatto rivivere tutta la brillantezza dell’opera haendeliana; si è poi passati al Preludio e Fuga in mi minore BWV 548 di Bach, contemporaneo del precedente, ma con un linguaggio musicale assai diverso, caratterizzato da una scrittura contrappuntistica densa ed elaborata. Questa composizione fu eseguita da Bach a Kassel per un concerto inaugurale nel settembre del 1732, nel giorno di S. Michele. Può darsi che il brano sia stato composto proprio per questa occasione: è qui espressa infatti l’idea della lotta di S. Michele arcangelo con il Dragone. Il maestro ha proseguito con un altro brano di Bach, il Concerto il La minore, secondo la trascrizione di Vivaldi. È stata poi la volta della Fantasia in re minore 397 di Mozart per arrivare a Mendelssohn e alla sua Sonata IV op. 65 in Si bemolle maggiore. L’opera di Mendelssohn nella storia ha avuto il grande merito di riportare alla luce la musica del predecessore Bach, oltre che riscoprire i valori dei lavori di Mozart; la Sonata che il maestro ha proposto è divisa in quattro movimenti, racchiusi all’inizio e alla fine da due Allegri che hanno avvolto gli ascoltatori del concerto in un percorso che ha descritto una grande fuga finemente tornita e lavorata.
Meraviglioso il gran finale, dove il maestro De Maeyer ha dato prova della sua peculiarità universalmente riconosciuta: sui temi dell’Amami Alfredo della Traviata e del Va’, pensiero del Nabucco l’organista si è lanciato in una spettacolare improvvisazione, per la quale ha poi sottolineato come l’organo Pinchi del Portone fosse particolarmente adatto, rendendo omaggio alla grande opera verdiana ed emozionando il pubblico presente, che è esploso in un grande applauso finale per quello che è stato uno strabiliante inizio di Festival.

L’appuntamento è per giovedì 23 luglio, con la prima trasferta di quest’anno: nella cornice della Chiesa di San Francesco di Corinaldo, sempre alle 21.15, sarà la volta dell’organista Emanuele Cardi accompagnato dal soprano Giacinta Nicotra; un duo che aggiungerà un nuovo emozionante tassello al Festival.

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