Poeta e critico, il Musica Nuova Festival di Senigallia ospita Maurizio Cucchi
Quinto appuntamento dell'edizione 2015
“Musica Nuova Festival” XXIV edizione 2015 continua con il quinto appuntamento intitolato “incontro e concerto monografico dedicato al poeta e scrittore Maurizio Cucchi”.
La manifestazione si terrà domenica 19 luglio presso l’auditorium S. Rocco di Senigallia alle ore 21,30.
Nel corso degli anni il Musica Nuova Festival ha organizzato degli eventi che hanno letteralmente affascinato il pubblico: alcuni compositori contemporanei hanno appositamente composto musiche, con effetti davvero suggestivi, su liriche di famosi poeti, alcuni dei quali erano presenti in sala, come Edoardo Sanguineti, Mario Luzi, Franco Scataglini, Maria Luisa Spaziani, Gianni D’Elia, Angelo Ferracuti, Francesca Merloni, Umberto Piersanti, Dacia Maraini, Pierluigi Cappello, Patrizia Valduga, Roberto Piumini, ecc…
La serata in onore dello scrittore Maurizio Cucchi si svolgerà con la presentazione dei suoi ultimi libri e un incontro con il pubblico a cura di Mauro Pierfederici, a seguire il concerto monografico con brani appositamente commissionati a diversi compositori (G. Cresta, B. Beggio, M. Porro, M. Gianfreda, R. Silvestrini, F. Maggio, D. Macculi, R. Spinosa, P. Ciarlantini) su alcuni testi del poeta.
Ad eseguire i brani musicali sarà il Duo formato dal percussionista Giacomo Sebastianelli e la pianista Debora Marino, mentre a recitare i testi sarà lo scrittore stesso Maurizio Cucchi.
Maurizio Cucchi poeta, critico letterario, traduttore e pubblicista vive a Milano, città natale dove si è laureato all’Università Cattolica di Milano con una tesi su Nelo Risi e Andrea Zanzotto.
Tra le sue traduzioni vi sono opere di Stendhal, Lamartine, Flaubert, Villiers de Isle-Adam, Prévert, Mallarmé, Malherbe, Balzac e Jean Renoir.
Ha anche curato opere di Edgar Allan Poe, C. S. Lewis, Georges Brassens, Federico García Lorca, Konstantinos Kavafis, Nazim Hikmet, Lucio Lami, Montale, Ungaretti, Teofilo Folengo, Federigo Tozzi, Mario Luzi, Laclos e presentato opere di Alessandro Manzoni, Yukio Mishima, Riccardo Bacchelli, Cesare Zavattini, Lorenzo de’ Medici, Antonio Porta, William Riley Burnett, Edgar Lee Masters, Nelo Risi, Giampiero Neri, Giancarlo Majorino, Cristina Annino.
Ha pubblicato alcuni libri di poesia: Il disperso (1976; nuova ed. 1994), Le meraviglie dell’acqua (1980), Glenn (1982, Premio Viareggio), Il figurante (scelta di versi 1971-1985), Donna del gioco (1987), La luce del distacco (per il teatro, 1990), Poesia della fonte (1993, Premio Montale), L’ultimo viaggio di Glenn (1999), Per un secondo o un secolo (2003), Jeanne d’Arc e il suo doppio (2008), Vite pulviscolari (2009), Malaspina (2013, Premio Bagutta). Inoltre, sue poesie sono state inserite in diverse antologie.
Ha curato il Dizionario della poesia italiana (1983 e 1990), tradotto un’antologia di Fiabe lombarde (1986) e, con Stefano Giovanardi, scelto i testi dell’antologia Poeti italiani del secondo Novecento (I Meridiani, 1998), oltre a collaborare alla collana e all’almanacco mondadoriano de “Lo specchio”.
Nel 2005, sempre per Mondadori è uscito il suo primo romanzo, Il male è nelle cose, seguito nel 2007 dalla sua seconda opera narrativa, La traversata di Milano e nel 2011 da La maschera ritratto. L’ultimo romanzo, L’indifferenza dell’assassino (2012) è stato edito da Guanda.
La poesia di Cucchi, così come le ultime prove narrative, aderiscono sempre a una realtà delle cose, un principio di appartenenza concreto che si manifesta in un continuo gioco di visione dall’interno e dall’esterno, una presenza che oscilla tra primi piani e campi lunghi, come una macchina da presa che riesce a cogliere perfettamente il dettaglio e spostarsi successivamente in uno sguardo d’insieme, di stupore, di meraviglia.
Attraverso una lingua viva e diretta, Cucchi racconta senza appesantimenti né retorica un mondo tutto umano dove l’uomo stesso vive perennemente tra la dimensione del sogno e quella della concretezza, restituendoci in modo consapevole un sentimento di adesione alla vita, di “bianco” e “nero”, e delle molteplici sfumature della percezione esistenziale.
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