SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

I vecchi cinegiornali di qualche anno fa lo avrebbero definito così…

"Riunito nella torrida Aula Consiliare il 2° Consiglio Comunale del 2° Quinquennio Mangialardiano"

2.890 Letture
commenti
Il consiglio comunale di Senigallia di lunedì 13 luglio: Dario Romano, Maurizio Mangialardi e Stefano Morganti

Non vorrei essere frainteso. Non è certo perché rievocatrice dei tempi andati, bensì perché nato (è sembrato ai più) nella segretezza delle stanze dei bottoni e trasmesse per forza di cose (e grazie a Dio!) alla giunta e consiglieri comunali.

Qualche voce di portinaia e non certo una scusa ufficiale (guai creare un precedente!) ha parlato di un problema tecnico non meglio identificato. Se si è trattato di problema, a questo punto credo che più che tecnico, questo possa essere stato o di comunicazione o dovuto a una dimenticanza.

Giusto però che se si fa una critica (mi si dirà polemica, ma me ne può fregar di meno!) sia giusto sottolineare allo stesso modo anche le migliorie.
Ecco che allora come spesso ho criticato nel passato mandato l’ex presidente del consiglio, Enzo Monachesi, opprimendolo con le mie ripetute “Non funziona lo streaming!!) altrettanta evidenza devo rivolgere al neo presidente Dario Romano, poiché almeno lo streaming in questa occasione funzionava (seppur l’audio andava e veniva) ed anche per aver rispettato l’orario di apertura dell’assise: e questa più che una novità si è trattato di miracolo!

Finalmente qualche piccola cosa sembra sia cambiata e quindi, rubo facendo il verso ai soliti noti, che si, si sarebbe anche potuto far meglio (ricordarsi che i fiorai al lunedì sono chiusi!), ma intanto si è cominciato con queste piccole novità.
Speriamo, quindi, solo che duri.

In fatto di novità, posso aggiungere che alcune “voci nuove” sono uscite dal coro e ci hanno permesso, quantomeno di ascoltare il loro timbro di voce. Nel passato mandato avevo elogiato Memè per il suo dono della sintesi, oggi però è stato superato brillantemente da un Monachesi in gran spolvero (voglio sperare non per mancanza di argomentazione!). Non voglio infierire, sugli interventi dei nuovi arrivati, perché capisco bene che sono agli inizi e quindi comprensibili gli imbarazzi, le emozioni e qualche cocktail di termini con idee che ti portano ad esclamare “ma che c…ribbio voleva dì?”. Con l’umiltà e con una preparazione non dell’ultimo minuto, si può certamente migliorare.

Ad uscire però da questo anonimato delle voci nuove, notevolmente sopra a tutti, ma del resto non la considererei sinceramente come una novità, Mauro Pierfederici (PD) artista ed uomo di cultura. Non appena seduto tra i banchi del Consiglio Comunale, ecco che è stato subito chiamato in causa per difendersi da quella che forse erroneamente ha preso come un’accusa rivoltagli e non come invece ha fatto presente Roberto Paradisi, una specifica domanda di chiarimento rivolta all’amministrazione. Si guardi bene, quindi, un chiarimento non sulla persona, in quanto persona al di sopra di ogni sospetto, come ha avuto modo di sottolineare anche Paradisi, ma solo un’interpretazione delle norme. Il Testo Unico sugli Enti Locali, infatti, prevede l’incompatibilità del ruolo di Consigliere Comunale con l’erogazione di contributi a qualsiasi titolo essi siano elargiti. Ed è proprio per questo motivo che Paradisi ha chiesto che questa tematica venisse approfondita anche nell’interesse dello stesso Pierfederici visto il ruolo che lo stesso riveste in qualità di presidente dell’Associazione di Musica Antica e Contemporanea e che come tale l’ha portato e lo porta a ricevere “modestissimi” contributi da parte del Comune. Non è l’ammontare del contributo (appena 3000 € annui) il nocciolo della questione, ma l’interpretazione della norma.
Il Segretario Comunale Morganti ha fornito una risposta poco chiara che ha lasciato Paradisi poco soddisfatto e assai perplesso tanto da chiedergli uno studio del caso e dopo l’esame del problema, che venga data una esauriente e chiara risposta nel corso del prossimo Consiglio Comunale.

Si salutano a questo punto i nuovi remigini che subentrano ai novelli assessori, nonché al presidente del Consiglio, ma guarda caso (come già anticipato), non ci sono i fiori per le signore in quanto al lunedì i fiorai sono chiusi. Un’altra piccola mancanza nell’organizzazione scenografica?

Perini apre le danze dell’ora dedicata alle interpellanze ed interrogazioni e chiede lumi su quali criteri vengano usati per analizzare la qualità delle acque, viste le recenti dichiarazioni di Legambiente sulla balneabilità delle acque.
Il sindaco la piglia alla larga, ma alla fine condivide con Perini che sia giusto che un Consigliere abbia il diritto di conoscere come queste analisi vengano eseguite e quali metodiche vengano usate sia da parte Arpam e sia da Legambiente. Evitare quindi di parlare lingue diverse, avere conoscenze precise per poter essere in grado poi di valutare dati e comunicati.
Ed alla fine, non si perde l’abitudine, che quando nasce un problema, non lo si risolva nell’immediatezza, ma lo si mandi in Commissione quasi come a guadagnare del tempo. Perini, in fase di replica chiede che nell’incontro in Commissione sia invitata e partecipi anche Legambiente.

E’ la volta di Paradisi, che si rivolge, come afferma, ad una sedia vuota, visto che vorrebbe indirizzare il suo suggerimento all’assessore allo sport e che questo non c’è in quanto la delega è in mano al sindaco. Si è detto nel corso della campagna elettorale che l’opposizione faceva solo critiche e non proposte ed allora ecco che Paradisi onde fugare questo slogan vuole proporre, informando il sindaco della possibilità di usufruire di finanziamenti (n°18) concessi dal Credito Sportivo ad interessi a zero, definiti da Paradisi come storici, per la costruzione o la riqualificazione di centri sportivi. Un’occasione che l’amministrazione non può e deve rinunciare, nell’interesse della città e dei cittadini. Chiede quindi se l’amministrazione si sia già posta questa domanda di chiedere questo finanziamento o se ancora non lo ha fatto, almeno abbia intenzione di farlo.
Per il sindaco intanto la sedia non è vuota bensì pienissima, perché il primo cittadino trattiene per sé le deleghe più importanti quali i turismi, lo sport e non solo (NdR. Funzioni: turismi e sport – grandi infrastrutture – risorse umane – comunicazione – protezione civile – polizia municipale). Affermazione che però mi porta a supporre che il sindaco non abbia poi una grande fiducia sulle competenze dei suoi collaboratori. E, detto questo, non è che gliene faccia una gran colpa. Ma del resto chi se li è scelti? Che non ci fosse di meglio, questo invece lo dubito. Ma si sa, quando è il partito che ordina la risposta è sempre quella garibaldina dell’ “Obbedisco!”
La risposta del sindaco è comunque un no, perché non si può. Infatti dice che quanto suggerito non si tratta di fondi, ma di mutui che sono assoggettati al patto di stabilità ed invece di aprirne altri, non essendo stanziamenti a fondo perduto, bisognerebbe cercare di chiudere quelli che l’amministrazione ha già in piedi.
Nella replica Paradisi afferma che il sindaco non è cambiato, preferisce con l’essere sempre svicolante. Si è parlato di fondi e non mutui e neppure di finanziamenti a fondo perduto. La sua speranza (destinata a cadere nel vuoto?) è solo che ci ripensi, comprenda di aver fatto uno scivolone e ritorni sui suoi passi e nell’esternare questo desiderio, rivolge una supplica all’assessore Bomprezzi (NdR: con delega alla trasparenza, progetti europei, innovazione tecnologica e agenda digitale, politiche del benessere e del tempo libero) affinché convinca il sindaco che con il suo no, sta perdendo più di un’occasione.

A parlare è il momento di Rebecchini che si rivolge a Monachesi sul problema Cpl Concordia con la gestione dell’illuminazione pubblica e che non si lascia sfuggire l’occasione per fare la storiografia della questione fin dalla sua prima denuncia in Consiglio. Un atto rinunciatario che in Consiglio Comunale fu votato contrariamente da tutta la maggioranza ad esclusione del solo Sardella che con dignità non lo votò. Ora, viene chiesto, alla luce di questi ultimi fatti, come ha intenzione di muoversi questa Amministrazione.
Monachesi si sgrulla di dosso ponzianamente il fatto che lui è entrato a far parte di questa Giunta solo ora e non può prendere una posizione sugli atti passati, seppur l’amministrazione, ricorda, si schierò in maniera energica. Gli appalti attuali potranno restare in essere solo se espressi in modo chiaro, valutandoli giorno per giorno e se la legge logicamente consenta. Comunque il passato è storia quello che è attualità è alla luce di tutti in modo chiaro.

Anche Sardella si rivolge a Monachesi per conoscere invece lo stato dei lavori della strada del Filetto interessata da un grosso movimento franoso. E chiede a che punto siano gli interventi sulla strada e quali notizie fresche ci siano sulla frana.
Monachesi conferma e rassicura che i lavori stradali sono terminati e la strada è stata riaperta al traffico. Il movimento franoso invece è in fase di studio da parte di geologi a cui è stato affidato questo compito. Solo alla fine di questi studi, si potrà conoscere quali provvedimenti prendere affinché questi diventino definitivi.
Sardella definisce come una “pezza” gli interventi sulla viabilità, che sono da considerarsi come un qualche cosa di temporaneo perché senza gli studi ed una soluzione definitiva di come arginare la frana non si uscirà mai dal problema. Quindi si riserverà, più in là nel tempo, di ritornare di nuovo sull’argomento.

Salustri si rivolge al sindaco porgendo un assist millimetrico a porta vuota, con un’interpellanza, come nelle migliori azioni atletiche-gestuali-politiche dell’era Floweriana, su quella che è piazza Garibaldi, su quelli che saranno gli Orti del Vescovo, le populistiche critiche della gente sulla qualità dei materiali che verranno usati, i simboli, sul fatto che ci sentiamo oggi tutti ingegneri ed architetti e per poi chiudere con una domanda, che dice lui, che tutti si pongono: chi pagherà le spese della riqualificazione della piazza ed a quanto esse ammonteranno? Mancava al finale il “più bella che pria” di Petrolinesca memoria e poi sarebbe risultato costruito tutto alla perfezione. Nella replica, non ci crederete, non è mancato neppure il “Mi intendo soddisfatto della risposta”.
Immagino che qualcuno si chiederà: ma Salustri chi? Non certo il poeta romanesco meglio conosciuto come Trilussa (quello era un filosofo, quello!) Ma oggi per soddisfare le curiosità di qualcuno basta cliccare qui su Open Municipio analizzando oltre che le presenze, gli interventi.
Flower ti hanno criticato, lo so, anche con sorrisolini di sufficienza, poi come un fazzolettino di carta ti hanno usato e posto neppure tanto educatamente nel cestino. Ma come vedi hai fatto epoca e ti stanno copiando, male! Ascoltati la registrazione, quando ci sarà, su Open. L’allievo, credi ti abbia superato?
Lapalissiana la replica finale del sindaco, dopo aver elencato le bontà, le eccelenze, le migliorie nonché qualche briciola di polemica, che questo progetto porterà a Senigallia ed i suoi abitanti, non costerà alla città neppure una cippa di euro perché pagato con gli oneri urbanistici.

E parliamo della prima interpellanza che Mandolini, senza timore reverenziale, rivolge proprio al sindaco. Verte sull’ (1.o3.00) approvazione del progetto preliminare dell’impianto di Trattamento Meccanico Biologico (TMB) del rifiuto urbano indifferenziato prodotto nel territorio dell’AATO2, con sede in Corinaldo. E nella sua domanda si rivolgeva al sindaco, in qualità di rappresentante del Comune di Senigallia in ambito di assemblea ATA (Delibera C.C. 69 del 18/7/12), in virtù dell’Atto di indirizzo di indirizzo sulla gestione dei rifiuti” (presentato dai cittadini 5 stelle nel 2013 ed adottato con Delibera C.C. 97 del 19/2/13) che prevede il recupero totale del secco residuo escludendo la produzione di CDR, CSS o di qualsiasi altro tipo di combustibile destinato ad incenerimento o combustione, abbia rispettato gli indirizzi del Consiglio Comunale.
Il sindaco ha risposto, mi sembra perché l’audio andava e veniva, che le decisioni in merito alle modalità di recupero sono state rinviate. Mandolini nella replica, malgrado le sviolinate ricevute, si dice non soddisfatto della risposta ricevuta e si permette anche di bacchettare il primo cittadino sulle % di raccolta raggiunte (lo si poteva fare anche prima). Benedetta sia questa gioventù, senza obblighi alla riconoscenza a volte un po’ pelosa.

Bisogna spiegare alla gente che questi che sembrano concetti incomprensibili sono invece semplici atti di tutela della salute collettiva, anche dei nostri figli e nipoti, che dovrebbero andare cercati ed approfonditi su internet, letti e studiati (io da perfetto ignorante in materia l’ho fatto). Però più che linkarveli e suggerirvi una passeggiata su Open Municipio, non posso suggerivi!

In lista di attesa era iscritto a parlare Bozzi e così viene autorizzato a fare. La sua interpellanza è rivolta all’assessore all’ambiente ed il tema è quello dell’introduzione della Tariffa Puntuale, una nuova logica di gestione dei rifiuti: chi ne produce di più, paga di più e viceversa. Non più tassa quindi, ma tariffa. Ricorda come era stato annunciato nel passato mandato da parte dell’allora assessore all’ambiente Campanile di un progetto pilota di applicazione della tariffa puntuale nel quartiere Vivere Verde. Ed ora, dal momento che hanno seguito sempre l’iter, ma dal di fuori come cittadini in Commissione e rappresentati in Consiglio, nel caso in oggetto, attraverso la voce del consigliere Paradisi, ritengono di poter chiedere, visto il tempo trascorso, con che modalità ed in quali tempi si possano attuare gli impegni presi con la vecchia delibera comunale?
A rispondere è la novella assessore Ramazzotti, anche lei molto disponibile nei confronti del M5S (guarda te, quasi che fosse un ordine di scuderia!). In poche parole nel quartiere Vivere Verde si sta vagliando la cosa ed al momento si stanno misurando le quantità di grigio: “per cercare di capire come attuare poi il fatto, il passaggio da tassa a tariffa…” Come dire in modo impappinato, che fino ad ora si è fatto ben poco e che siamo in fase di stallo. Ed aspettiamo quindi che questa sperimentazione si concluda per vedere come essere calibrata e corretta e come essere estesa a tutti gli altri quartieri. Comunque non si creda che chi farà 0% di grigio, sarà esentato, perché ci sarà sempre una % minima (bisognerà vedere che cosa intendono per minimo!) che andrà pagata per il “disturbo”. Attenzione M5S a non girare le spalle!

Ultimo intervento quello di Sartini che si rivolge al sindaco o a Memè: tema le vasche di espansione da realizzare a Brugnetto. Viste le diverse notizie che trapelano a mezzo stampa chiede se questa amministrazione sia a conoscenza di un progetto per la realizzazione di una vasca di espansione definitiva e, se si, e quindi significherebbe che il progetto esiste, ed allora sarebbe a chiederne una copia. Se no, sarebbe a chiedere di che cosa si stia parlando negli incontri pubblici con i cittadini. Chiede inoltre che sia messo in oggetto in Commissione come primo punto l’analisi del progetto della vasca di espansione ed iniziare una stesura della proposta per predisporre un piano di messa in sicurezza del bacino.
A rispondere è il sindaco. Le voci circolate sui 10 milioni è un atto giornalistico interpretato male. Ci sono finanziamenti per le Casse di Espansione di Brugnetto, ci sono finanziamenti di 2 milioni e spicci di euro per il rifacimento degli argini e circa altri 2 milioni di euro per l’escavo del fiume nel tratto terminale.
Sartini nella replica evidenzia come dalla risposta sia emerso che non ci sia alcun progetto definitivo, però si stia già appaltando seppur senza un progetto definitivo. Procedura che ritiene un po’ anomala.

Per me il Consiglio finisce qui, anche se per gli amanti della cronaca dell’assise, ci sarebbe stato tanto da cui prendere spunto e parlare. Dall’importanza di alcuni temi trattati e passati in Commissione, quasi a toglierseli di torno e due “balle” per la monotonia degli argomenti e dei loro relatori.

Insomma già dai presupposti, immagino che sarà un copia ed incolla di quello appena terminato, con minor sostanza, ma con tanto più spettacolo. E non è che sia un bene, credetemi!

Commenti
Ci sono 2 commenti
cocaletta 2015-07-15 22:37:03
Un complimento all'amico Franco per la sua corretteza ed imparzialità.
matteo 2015-07-16 11:51:14
E per l'inutile prolissità
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno





Cronaca
Politica
Cultura e Spettacoli
Sport
Economia
Associazioni
Fuori dalle Mura