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Una raccolta firme e una proposta di legge contro le false cooperative

Buon risultato finora quello raggiunto da Legacoop Marche contro chi si spaccia per cooperativa

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Centro Il Maestrale
Il presidente nazionale Legacooop Mauro Lusetti e il presidente di Legacoop Marche, Gianfranco Alleruzzo

Sono 2.400 le firme raccolte da Legacoop Marche con la campagna “Stop false cooperative“, promossa dall’Alleanza delle Cooperative Italiane per una legge di iniziativa popolare contro le false cooperative.

Le firme sono state raccolte, da metà maggio ad oggi, in 62 assemblee di bilancio, fra le territoriali di Coop Adriatica, quelle delle cooperative aderenti Valle del Chienti a Tolentino (Mc), Res a Fermo, Tadamon e Futura a Jesi (An), Tiquarantuno B, Labirinto e Villa Fastiggi a Pesaro, Cooss a Castelfidardo (An), Acof e Falcineto a Fano (Pu), Pagefha, all’assemblea territoriale di Camst che si è svolta nella Tavola Amica di Jesi (An) e di Coopservice che si è tenuta all’Aula Totti dell’Ospedale regionale di Ancona.

Siamo impegnati a raccogliere firme in tutto il territorio nazionale ed anche nelle Marche i risultati sono molto positivi, per ora – dice Mauro Lusetti Presidente nazionale Legacooop durante la conferenza stampa di presentazione al centro commerciale Il Maestrale di Senigallia. “A distanza di due mesi dall’inizio della raccolta firme siano arrivati al 60% del nostro obiettivo con 30.000 firme totali ed oltre 2.000 nelle Marche. Questa è una lotta per bloccare chi delinque spacciandosi per cooperativa. E’ un’iniziativa che tende ad incentivare lo spirito di legalità del mercato, e’ una battaglia di civiltà“.

La proposta di legge infatti prevede:
– la cancellazione dall’Albo delle Cooperative e la conseguente perdita della qualifica di cooperativa, per le imprese che non siano state sottoposte alle revisioni/ispezioni;

– la definizione di un programma di revisioni, in via prioritaria, per quelle cooperative che non siano state sottoposte da lungo tempo alle revisioni o alle ispezioni, così come per le cooperative appartenenti ai settori più a rischio;

– la tempestiva comunicazione dello scioglimento delle cooperative all’Agenzia delle Entrate per contrastare il fenomeno di cooperative che nascono e cessano l’attività nel giro di pochi mesi accumulando debiti nei confronti dell’Erario;

– la creazione di una cabina di regia al Mise – Ministero dello Sviluppo Economico che coordini i soggetti chiamati a vigilare sulle cooperative evitando sovrapposizioni e duplicazioni di adempimenti attraverso intese con consentano di coordinare revisori provenienti anche da altre Amministrazioni.

Per essere aggiornati sulla campagna di raccolta firme è attivo anche il sito www.stopfalsecooperative.it

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