Al via “Il folle volo: visioni ed illustrazioni della Divina Commedia”
A Palazzo del Duca la mostra per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri
La Divina Commedia, come tutte le opere immortali, continua a trasmettere emozioni profonde alle diverse generazioni che si accostano alla sua lettura. A settecentocinquanta anni dalla nascita di Dante Alighieri, sono molti gli artisti che si cimentano con la Commedia, ricercando nuovi linguaggi e inedite chiavi di letture di un capolavoro che riesce sempre a coinvolgere e a stupire.
La Mostra dal titolo Il folle volo: visioni ed illustrazioni della Commedia, organizzata dal Comune di Senigallia in collaborazione con la Fondazione Rosellini per la letteratura popolare sarà inaugurata giovedì 16 luglio alle ore 19.
“Un progetto culturale di altissimo profilo – commenta il sindaco Maurizio Mangialardi – che unisce l’incanto delle parole alla forza delle immagini. Il cartellone estivo di Senigallia si arricchisce di questo evento davvero unico, che costituisce un’occasione di riflessione su come i versi di Dante riescano ancora oggi, a distanza di secoli, a connotare l’ispirazione degli artisti contemporanei, generando cortocircuiti e alimentando visioni”.
La prima sezione si incentra sui disegni ispirati alla Commedia realizzati da tre importanti artisti, Lorenzo Mattotti, Milton Graser e Moebius, e raccolti in un volume pubblicato nel 1999 con le illustrazioni delle cantiche dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Immagini di grande forze e suggestione che restituiscono con tratti di forte intensità tutto il genio visionario dell’altrove raccontato da Dante, mescolando suggestioni classiche e sensibilità moderne. Nella seconda sezione della Mostra invece il filo conduttore diventa il Canto ventiseiesimo dell’Inferno, il folle volo di Ulisse verso un orizzonte senza limiti, il suo viaggio temerario ed appassionato sorretto dall’urgenza di conoscere per divenir del mondo esperto.
Versi di straordinaria bellezza, arrivati al grande pubblico anche attraverso il talento e la passione delle letture pubbliche di Roberto Benigni. Quegli stessi versi, che esortano gli uomini a seguir vertute e conoscenza, riemergono dalle memorie del campo di concentramento di Auschwitz raccontate da Primo Levi in Se questo è un uomo. In quel drammatico contesto i versi appaiono come un estremo ancoraggio al valore della dignità dell’uomo nel momento in cui questa veniva ferocemente calpestata dalla follia nazista. Levi ci dice che ascoltare quelle parole in condizione di umiliante prigionia fu come uno squillo di tromba, fu come sentire la voce di Dio. Una poesia capace quindi di accordarsi con il ritmo più segreto e profondo dell’animo umano ed in grado di mettersi in sintonia con la condizione di tutti gli uomini in travaglio.
L’omaggio di Senigallia per i 750 anni dalla nascita di Dante continuerà con una serie di letture dantesche, progetto attuato in collaborazione con i Comuni di Caldarola, Chiaravalle e Corinaldo e con la Compagnia teatrale “Nuovo Melograno”.
Lunedì 20 luglio alle ore 21,30 alla Rocca Roveresca Alfio Albani parlerà del canto V del Purgatorio, per un’idea poetica delle Marche, mentre lunedì 27 luglio nello stesso luogo ed alla stessa ora sarà la volta di Gianni D’Elia parlare del canto XXVIII del Purgatorio. La mostra il folle volo allestita a Palazzo del Duca sarà aperta dal 16 luglio al 5 agosto dalle ore 21 alle ore 24.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!