Assemblea de La Città Futura: nuovo statuto e nuovo simbolo prima del 2016
Ecco coordinatori (Marconi, Paci, Giacchella e Grossi) e squadre tematiche del gruppo PdCI-Verdi-Sel
La Città Futura continua le sue attività anche durante l’estate. Venerdì 10 luglio si è tenuta l’assemblea, molto partecipata, che ha dato inizio a un periodo che sarà molto intenso di riorganizzazione interna e di rinnovato impegno politico. Un impegno rivolto alla città di Senigallia innanzitutto, ma anche rivolto alle Valli del Misa, del Nevola e del Cesano. La Città Futura guarderà alla regione Marche, al Mare e alla costa adriatica e a quanto si muove in ambito nazionale ed europeo nel campo della sinistra e dell’ambientalismo.
L’assemblea di venerdì ha aperto una fase costituente che porterà ad avere, entro la fine dell’anno, un nuovo statuto e un nuovo simbolo.
Nata nel 2010 come l’unione di PdCI, Verdi e Sel, La Città Futura, anche a causa delle crisi dei partiti di riferimento, si è andata via via affrancando dalla rigidità di queste appartenenze. Il culmine di questo processo si è toccato in occasione delle elezioni del 31 maggio scorso con l’arrivo di molte persone nuove, tanto che oggi la stragrande maggioranza degli appartenenti a La Città Futura non è iscritta a nessun partito.
L’assemblea ha dunque deciso alcune cose fondamentali per questa fase transitoria, che si concluderà il 31 dicembre prossimo, gettando le basi della nuova forma organizzativa resa immediatamente operativa.
Il nuovo assetto prevede i seguenti organi: Assemblea, Gruppo dei 30, Coordinatori e Tesoriere.
Dell’Assemblea fanno parte tutti coloro che aderiscono a La Città Futura, sottoscrivendo la quota annuale di 5 euro e si riunisce mediamente una volta ogni 30 giorni.
Il Gruppo dei 30 è l’organo esecutivo, ne fanno parte tutti gli aderenti disponibili ad un impegno più assiduo nella assunzione di decisioni e nella organizzazione di iniziative politiche, inoltre ne fanno parte i rappresentanti istituzionali, i coordinatori e il tesoriere. Si riunisce mediamente ogni 15 giorni.
L’assemblea del 10 luglio ha nominato 4 coordinatori che saranno in carica sino al 31 dicembre: Virgilio Marconi, Francesca Paci, Massimiliano Giacchella e Massimiliano Grossi. Oltre a coordinare i lavori dell’Assemblea e del Gruppo dei 30, i coordinatori hanno il compito di rappresentare La Città Futura nei rapporti con terzi, in particolare nelle riunioni di maggioranza. Il Tesoriere sarà nominato dal Gruppo dei 30 ed è incaricato della gestione finanziaria.
5 Gruppi di lavoro tematici, saranno la sede di approfondimento, studio, elaborazione progettuale e iniziativa politica. I Gruppi di lavoro, che sono aperti, oltre che a tutti gli iscritti de La Città Futura, anche a soggetti esterni, sono i seguenti: 1. Welfare e sanità; 2. Urbanistica, governo del territorio, ambiente, energia; 3. Sviluppo economico, lavoro, turismo, cultura, politiche giovanili, scuola; 4. Trasparenza, partecipazione, diritti civili, agenda digitale; 5. Modifiche statutarie e Simbolo.
Come si vede La Città Futura ha scelto di modificare profondamente i propri meccanismi di funzionamento per renderli più rispondenti al nuovo fermento partecipativo che l’ha coinvolta.
I primi impegni sono l’adesione e la partecipazione al costituendo comitato cittadino (e oltre) contro Sibilla e le trivelle in Adriatico. E l’organizzazione della sesta edizione di Città Futura in Festa che si terrà come al solito a fine settembre.
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