Senigallia ricorda la Repubblica Romana con la “pizza democratica”
Il 4 luglio 1849 terminava una innovativa esperienza democratica
Il 4 luglio è un crocevia di fondamentali anniversari storici. Nel 1776, si era di giovedì, il Congresso di Filadelfia sancì l’indipendenza delle tredici colonie britanniche della costa atlantica nordamericana dalla madrepatria, ponendo la prima pietra della nascita degli Stati Uniti d’America che ricordano questo giorno come indipendence day, festività nazionale: i festeggiamenti si svolgono di solito attraverso fuochi d’artificio, parate, barbecue, picnic, concerti, partite di baseball, discorsi politici, cerimonie ed altri eventi pubblici e privati che celebrano la storia, il governo e le tradizioni.
Purtroppo, simili cerimonie da noi non hanno grande seguito, anche la storia italiana è decisamente più ricca e frastagliata di quella di molte altre nazioni. In Italia il 4 luglio è il 42° compleanno dell’italiano più famoso al mondo di ogni tempo, Giuseppe Garibaldi, che nacque di sabato, e insieme il 166° anniversario della caduta della Repubblica Romana del 1849, avvenuta di mercoledì, la prima grande esperienza di uno Stato laico, democratico e repubblicano nell’Italia contemporanea. L’Associazione di Storia Contemporanea propone per il 4 luglio alle ore 20.30, presso un noto ristorante del lungomare Da Vinci, la “pizza democratica”, un’originale rivisitazione gastronomica, a prezzo modico, di un evento fondamentale quanto poco conosciuto della nostra storia.
Infatti la caduta della Repubblica portò con sé due grandi conseguenze, l’invito di Giuseppe Mazzini a continuare lontano da Roma la lotta per costruire un’Italia libera e indipendente attraverso in primis un’opera di educazione politica e civile e, insieme, la promulgazione dei 69 articoli della Costituzione che avrebbero poi ispirato, unico documento normativo, i lavori dei Padri costituenti del 1946-47. L
a Costituzione della Repubblica italiana entrata in vigore il 1° gennaio 1948 non rappresentò solo un compromesso equilibrato fra le istanze delle principale forze politiche del secondo dopoguerra, ma anche un omaggio sostanziale, e non formale, al pensiero democratico di Giuseppe Mazzini, il più grande patriota del Risorgimento italiano. Quando Charles Dickens venne a sapere della caduta della Repubblica a Roma il 4 luglio 1849, prese subito la penna per scrivere che Mazzini doveva essere immediatamente riportato nella sua Italia perché il mondo non poteva “permettersi di perdere uomini come lui”.
Guest star della serata sarà la prof.ssa Silvia Boero, docente della Portland State University. A ogni convenuto sarà regalata una stampa sulla Roma repubblicana del 1849.
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