Senigallia: Paradisi, “inciuci e insulti, ecco il vero volto della Martinangeli”
"Fa accordi col Pd e insulta in modo sguaiato: la prossima volta ricorrerò alla magistratura"
Il Movimento 5 Stelle ha chiesto ed ottenuto da Mangialardi i voti per far eleggere il vice presidente del Consiglio (che cosa ci facciano poi con questa poltroncina i famelici politicanti grillini non è dato capire).
I Cinque stelle si sono rifiutati di mettere in difficoltà la maggioranza (il voto a Sardella, che è persona perbene, oltre a garantire le opposizioni avrebbe messo in crisi la maggioranza di Governo) a patto che venisse garantita l’elezione del proprio candidato. Quei voti, puntualmente, sono arrivati. Questi sono i fatti. Le acrobazie non servono a ribaltarli.
Per quanto riguarda invece le pesantissime parole utilizzate dalla signora Martinangeli che mi accusa addirittura di commettere (io!) reati per averla definita per quello che è (una “bugiarda politica”) prendo atto che la stessa, valicando i confini della critica serrata ma sempre politica, entra ancora una volta con i suoi insulti primordiali nella mia sfera morale (i suoi compagni di partito, nel silenzio della Martinangeli, si erano distinti settimane fa per aver insultato vigliaccamente sui social network la mia compagna, mio figlio di tre mesi e la moglie di Luigi Rebecchini) dimostrando di non conoscere i confini tra consentito e non consentito.
A questa signora, politicamente famelica di scranni a accordi sottobanco con il Pd, rispondo che la mia pazienza è giunta al limite.
Al prossimo insulto sguaiato (se non si sa argomentare politicamente è sempre meglio tacere) ricorrerò alla magistratura. Questa signora, altro non merita.
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