Senigallia: Mangialardi “opposizione inconcludente su Piazza Garibaldi”
Ma sugli stemmi papali il sindaco non esclude un passo indietro: "nulla è ancora deciso"
Ora che su piazza Garibaldi si possono ammirare delle quinte mai viste, credo che sia a tutti più chiaro che la riprogettazione avviata con l’abbattimento dei lecci non è un intervento fine a sé stesso, ma un’azione ancorata a quel processo di riqualificazione del centro storico che negli ultimi anni ha interessato spazi come il Foro Annonario, i giardini Catalani, piazza Saffi e via Carducci, e che, contemporaneamente, si rivolge al futuro di una città capace di essere sempre più bella, accogliente e solidale.
Dentro il progetto denominato “Orti del Vescovo”, di cui la riqualificazione di piazza Garibaldi è un importante passaggio, vive una filosofia di governo della città. La filosofia del non arrendersi di fronte alle difficoltà economiche e finanziarie, che spinge ogni amministrazione competente e responsabile a impegnarsi per intercettare nuove risorse attraverso il dialogo con gli enti sovraordinati e i canali di finanziamento alternativi.
La filosofia di dare risposte ai bisogni primari delle fasce sociali più deboli, in particolare sul diritto alla casa, come in questo caso avverrà con la realizzazione di 37 alloggi in edilizia agevolata per la locazione nell’ambito del recupero urbano di via delle Caserme, via dei Portici Ercolani e viale Cavallotti.
La filosofia, infine, di restituire allo sguardo dei cittadini la magnificenza del patrimonio artistico e monumentale della loro città, per riscoprirne non solo la bellezza e il valore storico, ma anche la fruibilità degli spazi di aggregazione sociale e dei luoghi della vita pubblica.
Tutto ciò richiede capacità di visione sugli obiettivi da raggiungere, i problemi da risolvere, i sogni da realizzare.
Per questo, nel caso di piazza Garibaldi, sono sinceramente rammaricato dal comportamento di un’opposizione che, senza conoscere e senza aver minimamente contribuito al progetto, ha scelto la via di un triste e inconcludente dibattito sull’abbattimento degli alberi, anziché il proficuo confronto nel merito dell’intervento.
Per quanto riguarda la questione degli stemmi papali, posso dire che nulla è stato ancora deciso e niente vieta di rivedere l’idea iniziale.
Auspico, però, anche un mutamento dei toni e una discussione fondata sul rispetto di tutte le opinioni, che abbia come fine ultimo il bene della città.
Personalmente, l’impegno che mi sono preso con i cittadini è quello di completare il percorso iniziato cinque anni fa.
Un impegno che non voglio assolutamente disattendere e che, ne sono certo, ci consentirà di disegnare tutti insieme il futuro di Senigallia.
Maurizio Mangialardi-Sindaco di Senigallia
La cilliegina sulla torta, del film comico, è quella dei 37 alloggi ad edilizia agevolata, un capolavoro comico in tutta la sua interpretazione. Continua così almeno dopo il farci piangere con le tasse che ci imponi poi ci fai ridere con le tue battute.
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