Pd Senigallia: “dimissioni di Beatrice Brignone dettate da mero opportunismo”
"Così giovane la parlamentare ha già acquisito la logica del trasformismo?"
Con una lettera inviata alla Segreteria del Partito, preceduta dalla comunicazione sui social network e dalla partecipazione sul palco romano alla presentazione del nuovo movimento di Civati avvenuta domenica scorsa 21 giugno e divulgata dai Tg nazionali, Beatrice Brignone informa di aver rassegnato le sue dimissioni da ogni organismo del Partito Democratico.
Candidata alla Segreteria locale nel 2010, dopo aver partecipato alle Primarie che videro vincitrice la Sen. Silvana Amati, è stata candidata del PD al Parlamento per il nostro territorio, nelle ultime consultazioni politiche.
Una brillante e rapida carriera resa possibile grazie alla fiducia riposta in lei dal Partito e dagli elettori del Partito.
Questa sua decisione è del tutto legittima e rispettabile ma ci saremmo aspettati di non apprenderla da facebook e che venisse dichiarata dall’interessata, agli organismi di partito, deputati a discutere anche di tali scelte.
Il motivo che l’ha determinata a lasciare, secondo quanto dichiarato dalla stessa Brignone alla stampa, è dovuto al fatto che il Partito Democratico non è in grado, a suo dire, di dare seguito e tradurre gli ideali e quei convincimenti che lei ritiene imprescindibili. Sul punto dissentiamo profondamente perché i valori fondanti del nostro Partito non possono essere messi in discussione ed ogni dissenso ed eventuali proposte avrebbero dovuto essere discusse e condivise all’interno del Partito, con coloro che l’avevano delegata a rappresentarli in Assemblea Regionale e addirittura nella Direzione Nazionale. Tale percorso non è stato volutamente seguito e Beatrice Brignone ha preferito annunciare questa sua importante scelta sui giornali e sui social network.
Riteniamo inaccettabile che il ruolo di Deputato che Beatrice Brignone andrà a ricoprire, una volta accolte dal Parlamento le dimissioni dell’On Letta, venga svolto all’interno del Gruppo Misto della Camera, dove è giunta con il voto delle elettrici e degli elettori del Partito Democratico.
Coerenza e onestà intellettuale, che Beatrice Brignone rivendica, vorrebbero che a questo ruolo rinunciasse per permettere, di ricoprire con convinzione, a chi dopo di lei, la carica di parlamentare del Partito Democratico.
Riteniamo che tale scelta sia frutto di mero opportunismo; Beatrice Brignone può ritenere che il Partito Democratico non rappresenti i suoi ideali a questo punto però non solo aderisca al movimento “Possibile” ma si dimetta, potrà sempre candidarsi prossimamente e chiedere agli elettori di quel movimento di esprimerle il proprio consenso, solo così potrà sostenere di essere coerente e responsabile.
Se così non fosse, la lettura non potrebbe essere che univoca nel senso che, ancora molto giovane, dimostrerebbe di aver acquisito perfettamente la logica del trasformismo e dell’interesse personale che purtroppo soltanto a parole qualcuno dichiara di disconoscere ma che purtroppo continuano a danneggiare la politica in questo Paese.
Elisabetta Allegrezza-Segretario Pd Senigallia
Una grande occasione per tacere, una pessima occasione per descrivere una persona da elogiare per i suoi ideali anzichè criticarla tanto pesantemente.-
Maurizio Tonini Bossi
E chi l'ha detto che il PD non deve ringraziare proprio la signorina per avere preso tanti voti qui in zona?
E poi si fa sempre cosi', candidano quelli che portano voti mica quelli che sono solo bravi e cari che pero' non li vota nessuno.
Quanto al seggio alla Camera, a parte che secondo Costituzione non c'è vincolo di mandato e un parlamentare risponde solo alla sua coscienza e agli elettori quando si ripresenterà alle elezioni, i voti non sono del partito ma degli elettori e il programma che era stato loro presentato nel 2013 era tutt'altro da quanto fa ora il PD.
Parecchi di loro si riconoscono più nelle proposte della Brignone che nei provvedimenti del governo
Può tranquillamente rinunciare e candidarsi con civati alle prossime elezioni, o no? La politica si può fare anche fuori dal parlamento.
Avete trasformato il pd da partito laico di sinistra a un'accozzaglia di democristiani,sempre più vicini alla chiesa e ai suoi interessi,orti del vescovo docet,e al partito personalistico di berlusconiana memoria,dove le politiche liberticide e antidemocratiche del vostro leader rispecchiano in toto i pessimi 20 anni di governo di destra.
Grazie Beatrice,anche se non ti conosco,finalmente una persona onesta e assolutamente coerente nelle sue idee e nella sua visione politica che,ormai voi avete ormai da tempo dimenticato.l'autocritica é stata per anni cavallo di battaglia del vecchio pci,é ora che vi fate un bell'esame di coscienza prima di spargere veleni,finalmente sta arrivando qualcuno che,finalmente pensa con la sua testa e non con quella opportunistica e clientelare del partito che di sinistra proprio non é più.
Brava Beatrice!!
Finalmente qualcuno che si rivolta,finalmente!!!!
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