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Giornate della Fotografia di Senigallia, Gajas racconta l’arte di Florita Botts

La fotografa della FAO, 88 anni, sarà presentata dal direttore de Il Fotografo

Onoranze Funebri F.lli Costantini
Foto di Salvatore Gajas

Ormai si danno gli ultimi ritocchi alla macchina organizzativa per le Giornate della Fotografia del 27 e 28 giugno, dove sono attesi personaggi molto noti della fotografia.

Il 19 giugno si è saputo, tra l’altro, che interverrà in prima persona Florita Botts in qualità di ospite d’onore della Fondazione Città di Senigallia. Lo straordinario lavoro nel campo della fotografia sociale della Botts, che oggi ha 88 anni, verrà raccontato da Salvatore Gajas attraverso una selezione di alcune delle migliaia di immagini che la Botts ha scattato in oltre 35 anni di lavoro in giro per il mondo.

Come noto Le Giornate della Fotografia di Senigallia sono un evento di Camera-Torino, Musinf e Fondazione Città di Senigallia, in occasione del CaterRaduno di Radio Rai. Salvatore Gajas, che ha diretto varie riviste di fotografia, anticipa che è difficile immaginare due donne così di diverse e così simili allo stesso tempo come Florita Botts e Angela Zucconi. Entrambe impegnate sul fronte del riscatto sociale attraverso la lotta alla miseria e all’arretratezza, Florita e Angela si sono conosciute in Messico negli anni Cinquanta, in un minuscolo e poverissimo villaggio di campesinos dove entrambe erano giunte come volontarie, una dagli Usa e l’altra dall’Italia. Tra loro è nata una amicizia lunga una intera vita, intessuta di impegno nelle scelte e di attenzione per gli strumenti necessari per la loro battaglia.

Foto Florita BottsInutile dire che, sotto questo punto di vista, la fotografia (e il cinema) hanno esercitato per entrambe un ruolo di primo piano. Florita Botts, nata a El Paso, in Texas (figlia di un ricchissimo imprenditore americano e di una aristocratica lettone emigrata in America per sfuggire alla Rivoluzione russa), ha girato il mondo come fotografa della Fao, realizzando reportages di grandissima qualità. Angela Zucconi, umbra, figlia di un magistrato, intellettuale raffinata, collaboratrice e amica di Adriano Olivetti (ma anche di Natalia Ginzburg, Primo Levi, Giorgio Bassani, Leonardo Benevolo, Angelo Rizzoli, Cesare Musatti, Manlio Rossi Doria e di tanti altri) ha anche lei girato il mondo, spinta dai suoi interessi culturali e dal suo impegno sociale. E’ stata proprio Angela Zucconi a fine Anni Cinquanta a chiamare in Italia la Botts, per partecipare all’oggi mitico Progetto Pilota per l’Abruzzo, crogiolo formativo di tanti intellettuali di punta italiani e non.

Non è un caso insomma, che le due amiche e sodali decidessero di andare a vivere entrambe ad Anguillara Sabazia. E in questo splendido paese di tremila abitanti affacciato sul lago di Bracciano (40 km a nord di Roma), il seme della passione per la fotografia come memoria lo ha gettato proprio Angela Zucconi.

Racconta lei stessa: “questo Paese è passato dall’indigenza estrema al benessere più spensierato… Nell’euforia di questo repentino cambiamento la gente aveva buttato tutto ciò che ricordava il passato… Così ho iniziato a cercare i loro ricordi andando a scovare le vecchie fotografie casa per casa, talvolta nei rifiuti…”.

E’ nato così, insieme a un interessante fotoarchivio, un bell’esempio di metodo. Un esempio da ravvivare e riscoprire.

MUSINF
Pubblicato Venerdì 19 giugno, 2015 
alle ore 12:59
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