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I fotografi europei di Frames visitano lo studio di Senigallia di Giorgio Pegoli

50.000 le immagini di guerra in possesso del fotoreporter

La Muta trattoria Senigallia Centro
Giorgio Pegoli nel suo studio

La visita allo studio di Giorgio Pegoli è ormai una consolidata tradizione per i fotografi italiani e stranieri, che visitano Senigallia.

Le fotografie di grandi personalità della fotografia come Charles Henri Favrod, fondatore del Museo della fotografia di Losanna e di Alejandra Matiz, presidente della Fondazione Leo Matiz di Città del Messico, che visitano lo studio di Pegoli, a due passi dal fiume Misa hanno fatto il giro del mondo. Così anche i fotografi europei del progetto Frames hanno voluto inserire nelle loro attività a Senigallia un incontro con Giorgio Pegoli e hanno seguito con interesse e con molte domande le illustrazioni che il fotografo senigalliese ha fatto del suo archivio fotografico.

Un archivio che comprende centinaia degli scatti realizzati negli scenari drammatici dei conflitti noti e dimenticati delle guerre del secondo Novecento, a partire dalla guerra nel Vietnam. “Io Fotoreporter” (1987), “Per non dimenticare…mai” (1994), “Kabul, la città che non c’è” ( 2002), sono i libri più noti sull’opera fotografica di Giorgio Pegoli. Nato nel 1938, è fotoreporter di guerra free lance per diverse testate italiane ed internazionali. Iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti, e alla “International Federation of Jounalists”, ha ricevuto per il suo lavoro l’onorificenza di Cavaliere al Merito della Republica Italiana.

Nel 1994 alla XV edizione del MYSTFEST di Cattolica ha ricevuto il premio come giornalista dell’anno. Nel corso della sua carriera ha realizzato reportage in Vietnam (1978), Germania est (1978), Brasile (1981), Canarie (1982), India (1984), Nepal (1985), Perù (1986), Cina (1986), Ciad (1987), Nicaragua (1987), Laos (1988), Cambogia (1988), Salvador (1989), Libano (1989-90), Romania (1990), Iraq (1991), Giordania (1991), Palestina (1991), Israele – durante la Guerra del Golfo (1991), Croazia (1991-92), Russia (1992), Bosnia (1993-96), Ucraina (1993-94), Russia (1994), Albania (1995), Polonia (1995), Pakistan (1996), Afghanistan (1997), Albania (1999), Bosnia (1998/2008-2010), Israele-Palestina (2009), Francia-Lourdes (2012).

Giorgio Pegoli possiede un archivio che è costituito da oltre 50.000 immagini tratte dai reportage nel mondo, 1.400 immagini storiche “Campagna di Russia 1941-43″, 1.600 negativi in B/N di “Senigallia com’eri”.

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